Dal libro un’opportunita’ di miglioramento personale e sociale

CALTAGIRONE – Lavori di pubblica utilità alla Biblioteca diocesana Pio XI. Una nuova esperienza di crescita umana e di cambiamento!
Grazie ad una convenzione con la Fondazione mons. Di Vincenzo, la Biblioteca Pio XI accoglie presso le proprie strutture, secondo modalità stabilite caso per caso e in piena aderenza all’accordo intercorso fra la Fondazione stessa e il Tribunale di Caltagirone, soggetti ai quali il giudice, come azione sanzionatoria, prescrive la prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività.
«È un’esperienza di grande umanità e di notevole valore pedagogico – commenta S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone -. È significativo notare, in questo progetto, che la pena non ha più i contorni di qualcosa che viene subìto, ma di un’opportunità di miglioramento personale e sociale».
Quest’attività si inserisce nella lunga e proficua collaborazione fra la Fondazione mons. Di Vincenzo e la Diocesi di Caltagirone rivolta, nell’ambito delle attività del Polo di Eccellenza, di Promozione umana e della Solidarietà “Mario e Luigi Sturzo”, alla valorizzazione del patrimonio archivistico e librario delle famiglie Sturzo-Boscarelli, Taranto e Caristia.
«Le prime esperienze realizzate – spiega Ornella Mingrino, segretaria della Fondazione mons. Di Vincenzo – ci hanno dato ragione dell’intuizione e del percorso intrapreso, in particolare per la crescita e la formazione delle persone coinvolte. Da questa vicenda ne è nata una bella esperienza di vita per loro e per le relazioni che ne sono nate».
La convenzione con la Fondazione mons. Di Vincenzo si aggiunge a quelle già in atto con l’Università di Catania, Messina e con la Fondazione “Steve Jobs” per lo svolgimento di tirocini di formazione e di orientamento. In media, ogni anno, sono circa 15 i tirocinanti che svolgono la loro attività di formazione contribuendo al riordino, alla catalogazione, all’inventariazione o alla digitalizzazione degli oltre 30.000 volumi in catalogo.
«Le biblioteche ecclesiastiche – spiega Francesco Failla, direttore della Biblioteca Pio XI – sono oggi centri culturali dinamici, che lavorano in rete, che si aprono alle risorse del territorio e partecipano attivamente alla realizzazione del progetto culturale della Chiesa universale e locale».
Nel corso degli anni la Biblioteca diocesana Pio XI ha accresciuto la sua offerta culturale orientando le proprie attività non solo alle funzioni tradizionalmente attribuite alle biblioteche (informazione bibliografica e fornitura dei documenti) e, nello specifico, alle biblioteche ecclesiastiche (pastorale della cultura), ma proponendosi come spazio di incontro, di diffusione di nuove idee e di nuove prassi.
In questo percorso sono stati numerosi i riconoscimenti attribuiti alla Biblioteca, sia a livello nazionale sia locale, con tappe prestigiose come l’ingresso in SBN e la nomina del suo direttore prima al Consiglio direttivo e poi alla vice presidenza nazionale dell’ABEI, l’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani della quale è presidente S.E. mons. Francesco Milìto.

13 dicembre 2013