Attualità del messaggio sturziano

Sturzo a teatro con l‘Appello ai Liberi e Forti’

CALTAGIRONE – Al Cine Teatro Politeama di Caltagirone, lunedì 25 novembre p.v alle ore 20,30, sarà riproposto nella straordinaria interpretazione dell’attore Sebastiano Lo Monaco, in forma di monologo, L’Appello ai Liberi e Forti di Luigi Sturzo, che ha segnato un passaggio decisivo nella storia del nostro paese. Il monologo teatrale ha avuto il suo debutto il 5 luglio scorso in prima nazionale al Festival dei Due Mondi di Spoleto ed è stato replicato a Bologna e a Siracusa con grande successo di pubblico e unanimi consensi.

«Le numerose e molto qualificate iniziative, che hanno reso ‘solenne’ e fecondo di progetti e prospettive questo anno sturziano che si avvia alla conclusione nel prossimo gennaio – afferma Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone – sono state provvidenziale opportunità per ridisegnare in maniera più appropriata e profonda la figura dell’illustre figlio di questa terra e di questa Chiesa calatina, quel ‘piccolo prete’ che, muovendo da questa terra ha saputo estrarre dalle sue radici la linfa più genuina, illustrandone insieme al fratello Mons. Mario, vescovo di Piazza Armerina e intelligenza non meno illuminata ed esemplare, tutta la ricchezza e genialità. In un tempo che immagina una ‘laicità’ impoverita delle sue istanze spirituali, la santità di questi due testimoni della fede, diventano una provocazione e una proposta innovativa straordinaria».

Lo spettacolo, che si inserisce tra le iniziative celebrative dell’Anno Sturziano, in occasione del 148° anniversario della nascita del Servo di Dio, recupera tutta la forza e la suggestione del messaggio sturziano nel sapiente adattamento curato da Francesco Failla, Direttore della Biblioteca e dell’Archivio Storico della Diocesi di Caltagirone, che con scrupolo filologico ne ha saputo ricavare una rilettura contestualizzata, coniugata con richiami molto puntigliosi all’insieme del pensiero del grande statista e Servo di Dio, di cui è profondo conoscitore. Le musiche di Dario Arcidiacono contribuiscono efficacemente a rendere particolarmente gradevole la regia di Salvo Bitonti.

«Per fare capire come questo sacerdote sia arrivato a elaborare il suo pensiero e la sua coscienza politica – spiega Francesco Failla – serve comprendere il suo rapporto con la famiglia e con la fede, la sua vocazione a migliorare la qualità della vita delle persone. Attraverso il carteggio col fratello Mario, vescovo di Piazza Armerina, e la sorella Emanuela, ma anche da alcune cartoline inedite provenienti dall’esilio, dalle poesie, che chiama i miei giovanili reati, dalle opere teatrali e musicali, dai documenti relativi alla sua prosindacatura, emerge uno Sturzo appassionato, coinvolgente, concreto e immediato, capace a tratti anche di commuovere per la sua profonda umanità».

È un don Sturzo più intimo e privato, più immediato, anche nel linguaggio fruibile da un grande pubblico, con riflessioni personali e ricordi privati tratti dall’immensa mole dei suoi scritti. Non dunque una operazione retorica o puramente celebrativa, ma un accostamento autentico e intenso alla sostanza della riflessione spirituale, socio-culturale e politica di una delle intelligenze più acute del Ventesimo secolo, che nel servizio al Vangelo seppe unire senza soluzione alcuna di continuità l’azione e la testimonianza di santità attraverso la via della “duplice fedeltà” a Dio e all’uomo.

«Credo che don Sturzo sia uno dei politici più contemporanei e attuali rispetto a quanto stiamo vivendo oggi – aggiunge Sebastiano Lo Monaco –. Sturzo cento anni fa parlava di libertà dei mari, di immigrazione e accoglienza, di mancanza assoluta di differenze tra etnia, di una sola razza creata da Dio. Ed ancora di fare della politica non una ‘cosa sporca’ diceva, ma ‘un dono d’amore’. Sono parole scritte da un profeta».

Il monologo “L’Appello ai Liberi e Forti di Luigi Sturzo”, verrà replicato giovedì 19 dicembre a Roma in occasione dell’inaugurazione dell’Auditorium della Biblioteca nazionale centrale, che riapre al pubblico dopo mesi di lavori di ristrutturazioni.

 

19 Novembre  2019

 

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