CALTAGIRONE – La Chiesa celebra mercoledì 19 marzo la solennità di San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria e patrono della Chiesa universale.
Nell’Esortazione apostolica Redemptoris custos, il beato Giovanni Paolo II, sottolinea che «San Giuseppe è stato chiamato da Dio a servire direttamente la persona e la missione di Gesù mediante l’esercizio della sua paternità: proprio in tal modo egli coopera nella pienezza dei tempi al grande mistero della Redenzione ed è veramente “ministro della salvezza” (cfr. S. Ioannis Chrysostomi, In Matth. Hom., V, 3: PG 57, 57s). La sua paternità si è espressa concretamente “nell’aver fatto della sua vita un servizio, un sacrificio, al mistero dell’incarnazione e alla missione redentrice che vi è congiunta; nell’aver usato dell’autorità legale, che a lui spettava sulla sacra Famiglia, per farle totale dono di sé, della sua vita, del suo lavoro; nell’aver convertito la sua umana vocazione all’amore domestico nella sovrumana oblazione di sé, del suo cuore e di ogni capacità nell’amore posto a servizio del Messia germinato nella sua casa” (Insegnamenti di Paolo VI, IV [1966] 110)» (n. 8).
Nella pietà popolare la venerazione di San Giuseppe è molto sentita.
Tre Comuni in particolare – Mazzarrone, Raddusa, Ramacca – festeggiano San Giuseppe come patrono delle comunità cittadine.