San Francesco di Paola, esempio di vita coerente e autentica

CALTAGIRONE – Ha inizio oggi, giovedì 16 aprile, presso la Parrocchia San Francesco di Paola, il triduo dedicato al Santo eremita calabrese, fondatore dell’Ordine dei Minimi, la cui festa sarà celebrata domenica 19 aprile p.v.
La devozione al Santo eremita calabrese è molto sentita a Caltagirone, tanto che può essere considerato un vero Patrono spirituale del popolo calatino. Le forme del culto sono legate in particolare alla preghiera di intercessione che per i tredici venerdì precedenti si è tenuta presso la parrocchia ed alla tradizionale processione de “i virgineddi”, cortei costituiti da tredici bambini che entrando in chiesa al grido corale di “Viva Diu e Santu Patri”, e portando in mano una candela, tributano al Santo l’omaggio della loro fede sciogliendo così un voto fatto dai genitori o da altri adulti che li accompagnano.
«L’esempio “du Santu Patri” – spiega don Luciano Di Silvestro, parroco dell’unità Pastorale San Francesco di Paola e San Pietro – che è molto lontano nel tempo, può apparire distante da noi e dalla nostra vita. Invece sono passati secoli, e la sua figura conserva intatta la sua novità e la sua freschezza. San Francesco di Paola è vicino a noi, perché la santità, che è la vita di Dio in noi, non segue le mode. Egli ci stimola a cambiare lo stile di vita, troppo basato sui beni materiali. È proprio per l’accumulo dei beni materiali che gli uomini commettono errori. Quest’anno la Festa di san Francesco di Paola si colora di un particolare negativo, infatti, “ignoti” hanno scassinato il deposito e rubato il carrello e la scivola in ferro che servono per i festeggiamenti di san Francesco di Paola. Ecco la grande lezione che ci viene da san Francesco di Paola. Se noi uomini poniamo Dio al centro della nostra vita, allora la nostra vita si trova cambiata anche nei momenti di bisogno, disagio e mancanza di speranza».
Il programma prevede, per giovedì 16 aprile, la giornata dedicata alla vocazione. Alle ore 19.00 don Francesco Di Stefano, direttore del Centro diocesano vocazioni, presiederà la Celebrazione eucaristica.
Il secondo giorno del triduo, venerdì 17 aprile, sarà dedicato alle tradizionali “virgineddi” e alle partorienti. La Santa Messa delle ore 19.00 sarà presieduta da don Antonio Carcanella, direttore dell’Ufficio diocesano Famiglia e Vita. Durante la Celebrazione sarà benedetta la statua di San Francesco donata dalla parrocchia Sacra Famiglia e restaurata dalla ditta Eutechne Restauri d’Arte. A seguire si terrà un incontro in cui la stessa ditta presenterà alla comunità parrocchiale i lavori di restauro effettuati gratuitamente sulla statua.
Sabato 18 aprile, alle ore 17.00 si terrà il cosiddetto Battesimo della Sella, cioè la possibilità, per tutti coloro che lo volessero, di un primo approccio con i cavalli a cura della Polisportiva Equestre Caltagirone che, a seguire, organizzerà una dimostrazione di ippoterapia. Alle 19.00 la Santa Messa sarà presieduta da fra Salvatore Soldatini ofm, parroco della Parrocchia Santa Maria di Gesù. Alle 20.30 sarà inaugurata la Sagra delle Fave Novelle, giunta oramai alla XII edizione: previsti diversi stand per l’esposizione di prodotti tipici lungo la via Porta del Vento. La serata sarà inoltre allietata dalla 1° edizione del Gran Galà Equestre di Alta Scuola Spagnola, a cura della Polisportiva Equestre Caltagirone e da un intrattenimento musicale, presso Piazza Marconi: dopo il grande successo riscosso per il debutto effettuato nel mese di giugno scorso, in occasione della riapertura della Chiesa di San Pietro, i giovani del neo gruppo ECOSOUND si esibiranno per la 2° volta con un repertorio nuovo e coinvolgente.
Domenica 19 aprile, giorno della Festa religiosa, il parroco don Di Silvestro presiederà la Solenne Celebrazione alle ore 10.30. Altre Celebrazioni sono indicate alle ore 8.30  e al termine della processione a conclusione dei festeggiamenti. A partire dalle 17.00 si snoderà la processione con il simulacro del Santo lungo le vie del centro storico fino a giungere sia nel quartiere Matrice sia alle porte della città per la tradizionale benedizione dei campi.
«Pregheremo “U Santu Patri” – continua il parroco – perché ci ottenga la grazia di rivolgere lo sguardo verso Dio e di manifestare così una fede salda e una vita coerente ed autentica, praticando la giustizia, amando la pietà, camminando umilmente con Dio. Ringrazio da ora i devoti e il comitato festeggiamenti che si sono adoperati a raccogliere fondi affinché la festa di san Francesco di Paola non subisse un calo del suo folklore tradizionale».

16 aprile 2015