CALTAGIRONE – Seconda giornata di lavori, oggi, del Convegno pastorale diocesano sul tema: “Presbiteri e Laici si accolgono nel Signore”.
Nell’introduzione ai lavori di ieri, S.E. mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone, vescovo di Caltagirone, ha richiamato all’attenzione dei partecipanti il tema della nuova evangelizzazione. «Sulla relazione – ha detto mons. Peri – si avverte una generale difficoltà di approccio nel mondo odierno. Penso che questa sia una buona occasione per fare tutti uno scatto in avanti, per essere una comunità credente che testimoni al mondo che possono viversi relazioni autentiche al di là dei limiti di ciascuno. La fede in questo non è un limite, ma un solido fondamento».
Ieri, dopo l’introduzione del Vescovo le relazioni in programma si sono concentrate sulla natura e la qualità dei rapporti tra la Comunità cristiana ed i suoi Pastori.
Ina Siviglia, docente di Antropologia teologica alla Facoltà Teologica di Sicilia, ha sviluppato il tema: “Come una sposa adorna per il suo Sposo” (Ap 21,2). Proponendo una riflessione biblico-teologica sul rapporto nuziale tra Cristo e la Chiesa, quale paradigma dei rapporti fra Comunità e Pastori, Siviglia ha evidenziato tre priorità relazionali: «il primato dell’intimità personale con Cristo; l’intima comunione, corpo a corpo, che si realizza nell’Eucaristia; la sponsalità che chiede al corpo, che è la Chiesa, di protendersi verso lo sposo, che è Cristo».
Nella sua relazione sul tema “Preso fra gli uomini, costituito per il bene degli uomini” (Eb 5,1), don Rino La Delfa, preside della Facoltà Teologica di Sicilia, ha approfondito il ruolo del presbitero a cinquant’anni dalla Presbiterorum ordinis, il documento del Concilio Vaticano II sul ministero e la vita dei presbiteri.
«La comunione ecclesiale – ha affermato La Delfa – dà origine al Presbiterio come dimensione spirituale. L’unità è espressa dalla comunione con il Vescovo». Ribadendo l’idea che il presbitero trovi il suo primo luogo relazionale nel Presbiterio, all’interno del quale matura uno stile di «convergenza verso un centro unificatore» il preside della Facoltà Teologica di Sicilia ha precisato anche le specifiche modalità relazionali nel Presbiterio, e fra questo e la Comunità ecclesiale: «la relazione nel Presbiterio è di tipo collegiale, la relazione con la Comunità è di tipo solidale».
Oggi la sessione di lavoro sarà condotta da padre Giovanni Salonia ofm capp., docente di Psicologia pastorale presso l’Istituto Teologico “S.G. Battista” di Ragusa.
In programma due momenti di riflessione: il primo sul tema “La Comunità cristiana in ascolto dei suoi Presbiteri” con testimonianze di tre presbiteri diocesani; il secondo su: “Come la comunità cristiana intende prendersi cura dei suoi Presbiteri”, guidato da Maria Carmela Vinci, segretaria del Consiglio pastorale diocesano.
Concluderà padre Salonia sul tema: “Prospettive per un cammino di accoglienza, comunione e corresponsabilità tra Presbiteri e Comunità cristiana”.
27 giugno 2012