Palagonia. Riapre al culto la Chiesa dell’Immacolata Concezione, interamente restaurata dai fedeli

PALAGONIA – Con la riapertura, dopo 23 anni dal terremoto di Santa Lucia, della Chiesa dell’Immacolata Concezione, interamente restaurata dai fedeli con le loro donazioni e il loro lavoro, giovedì 12 dicembre, alle ore 18.30, con la solenne liturgia di dedicazione della Chiesa e dell’altare, presieduta da S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, inizia la seconda tappa della visita pastorale a Palagonia.
Il Vescovo sarà accolto dalla comunità della Parrocchia Immacolata Concezione dal 12 al 14 dicembre. La chiusura della visita, prevista per il 15 dicembre, è stata spostata a domenica 22 dicembre.
«La riapertura della Chiesa dell’Immacolata è il frutto di impegno concreto e di generosità – afferma mons. Peri -, ed è bello vedere che una comunità riesce a testimoniare i valori in cui crede. Indico questa storia come un modello alternativo di partecipazione e di responsabilità ecclesiale e civica. Quando è il popolo che prende in mano una situazione e crede davvero nel progetto, riesce a trovare risorse, energie, coordinamento, trasparenza, immediatezza, che sono stati gli elementi vincenti e convincenti di questa esperienza. Tutti hanno visto che si faceva sul serio. Ed è iniziata una gara di solidarietà».
La Chiesa dell’Immacolata Concezione, vero tesoro artistico e culturale di Palagonia, fu gravemente danneggiata dal terremoto del 13 dicembre 1990. Fu poi anche saccheggiata e defraudata di molte opere e beni.
Nel corso di questi lunghi 23 anni, che i parrocchiani hanno definito un “esodo”, la comunità è stata ospitata dapprima, per 18 anni, nel salone dell’Istituto Cristo Re delle Orsoline Figlie di Sant’Angela Merici (debitamente adattato a spazio liturgico), successivamente nella Chiesa di Sant’Antonino (annessa all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice), poi nella Chiesa della Madonna di Trapani, ed infine, nuovamente, nella Chiesa di Sant’Antonino.
«È un momento di gioia per tutta la comunità parrocchiale e cittadina – afferma il parroco don Salvatore Mauro -. Innalzo la mia gratitudine a Dio, datore di ogni bene, e a tutti coloro che hanno contributo a questo risultato. La nostra comunità ha una lunga tradizione francescana. Sulle orme di Francesco abbiamo rivissuto la fatica di ricostruire la casa del Signore, sapendo che lavorando per l’edificio materiale abbiamo anche lavorato per la costruzione dell’edificio spirituale e la coesione della nostra comunità civile».
Dopo i primi essenziali interventi sull’edificio (nel 1991) e la messa in sicurezza (dal 2004 al 2007), nel 2009 la Soprintendenza ai BB. CC. di Catania si fa carico della presentazione di un progetto di restauro per rendere finalmente fruibile l’edificio.
Nel 2012 il progetto è ritenuto idoneo dagli organi competenti, ma non ammesso a finanziamento. Parte così il 10 maggio 2012, per iniziativa di un gruppo di cittadini, l’attività di un comitato, denominato “Riapriamo la Chiesa dell’Immacolata” con l’esclusivo compito di coordinare le attività di raccolta fondi finalizzati alla realizzazione degli interventi necessari. La prima raccolta è stata promossa il 13 giugno 2012, in occasione della festa di Sant’Antonio, santo venerato dalla comunità.
«Quando ho deciso di costituire il comitato – racconta la presidente Vincenza Mazza – pensavo di consegnare idealmente la Chiesa a tutto il paese. E così è stato. Grazie alla generosità dei palagonesi e di diversi imprenditori, abbiamo visto realizzarsi un miracolo, considerato che questo è anche un tempo di crisi economica non indifferente. Sotto il pontificato di Papa Francesco, e con la guida del nostro Vescovo cappuccino, la nostra Chiesa finalmente risorge dalle sue ceneri!».
Per l’esecuzione dei lavori sarebbero stati necessari oltre un milione di euro. Ma è qui che si realizza l’insperato. Grazie alla generosità dei palagonesi, e al notevole contributo delle Confraternite di Palagonia, insieme alle offerte in denaro, arrivano anche forniture, prestazioni professionali e manodopera gratuite. A questa gara di solidarietà hanno partecipato anche i consiglieri comunali di Palagonia, che si sono impegnati a devolvere alla causa il gettone di presenza di una seduta.
Questo ha permesso, in un anno e mezzo (giugno 2012, dicembre 2013), di restituire all’edificio di culto quel decoro e quella dignità perduti.
I lavori, autorizzati dalle autorità competenti, hanno riguardato il prospetto, l’aula liturgica, la cripta e i locali annessi. Gli interventi sono stati condotti sulla base di minuziosi ed attenti studi, di esperti e appassionati del comitato, che hanno valorizzato la storia e la tradizione francescana della Chiesa, i beni custoditi e la devozione del popolo.
Un momento significativo di questa esperienza sarà quello della ricollocazione di due livelli del tabernacolo ligneo settecentesco trafugato nel 2000.
Tutta la storia di questi anni è raccontata in un libro manoscritto che sarà consegnato al Vescovo durante la liturgia eucaristica del 12 dicembre, e in alcuni video realizzati da Studio recording di Salvo Tasca e da alcuni fedeli. Nello stesso giorno sarà presentato anche Tabernacolo di Dio, un CD di musica religiosa di Vincenza Mazza, Gianluca Millesoli, Salvo Tasca. Il ricavato della vendita del disco, prodotto sempre da Studio recording e dal comitato “Riapriamo la Chiesa dell’Immacolata”, sarà interamente devoluto alla causa.
Dopo questo suggestivo inizio la visita pastorale alla Parrocchia Immacolata Concezione procederà secondo un calendario di incontri con gli operatori pastorali, le scuole, gli enti presenti sul territorio.
Il Vescovo, domenica 22 dicembre alle ore 19.00, presiederà la liturgia eucaristica a conclusione di questa seconda tappa della visita pastorale a Palagonia.

10 dicembre 2013