L’iniziazione cristiana come introduzione alla vita nello Spirito

CALTAGIRONE – Conclusi ieri i lavori del Convegno pastorale sul tema: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5) Iniziazione cristiana, fede e profezia.
«Il Convegno – ha detto don Piero Sortino, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano – si è proposto non solo come momento informativo finalizzato all’acquisizione di dati che altri hanno elaborato, ma piuttosto come un’opportunità formativa rivolta all’elaborazione di percorsi maturi in un contesto di Chiesa sinodale, che fa strada insieme (syn-odos) e insieme ritrova, a partire dalla fede, non solo memoria ma slancio, motivazione e soprattutto profezia».
La seconda giornata, organizzata in un’ottica più pastorale, ha visto gli interventi di don Gaetano Tomagra, parroco di San Giuseppe in Scordia, che ha proposto una serie di modelli pastorali per il rinnovamento dell’iniziazione cristiana; e di Massimo Cappellano, direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali, che ha evidenziato la necessità di recuperare nell’azione pastorale, in particolare nell’iniziazione cristiana, un linguaggio globale, in grado, attraverso molteplici codici, di comunicare e raccontare Dio nella diversità di esperienze, vissuti, condizioni.
Ha concluso i lavori mons. Calogero Peri che ha invitato la comunità a pensare all’iniziazione cristiana in un’ottica nuova, come introduzione alla vita nello Spirito, come rinascita dall’alto. Ha esortato quindi a «guardare con ottimismo a questo tempo, sapendo che anche se il cammino di tutti è più lento del cammino dei singoli, questa è la metodologia scelta da Dio per guidare il popolo d’Israele nel deserto».

27 settembre 2013