CALTAGIRONE – Da qualche giorno l’immagine della Madonna del Ponte, cara al popolo calatino, è ospitata, insieme ad altre, nell’header del sito dell’Ufficio liturgico nazionale (http://www.chiesacattolica.it/liturgia/).
«È un onore e una gioia, per noi, che l’immagine venerata nel nostro Santuario mariano sia presentata al vasto pubblico dei new media – afferma don Francesco Di Stefano, rettore del Santuario diocesano di Maria SS.ma del Ponte -. Ringrazio il direttore dell’Ufficio liturgico nazionale, don Franco Magnani, e i suoi collaboratori per la scelta che ci aiuta nella diffusione del messaggio teologico e pastorale del prodigioso evento dell’apparizione della Vergine nel povero quartiere del Ponte, e che contribuisce, inoltre, con le nuove tecnologie, a ribadire la centralità della pietà popolare e della tradizione nella vita della Chiesa: un edificante esempio della capacità di comunicare la fede nel tempo di internet!».
Il 15 agosto 1572 la tradizione locale racconta che la Vergine col Bambino si apparsa a Caltagirone in una fonte del povero rione del Ponte, appena fuori le mura della città. Secondo la stessa tradizione potevano vedere la Vergine, riflessa nell’acqua, coloro che erano in grazia di Dio o vi tornavano confessandosi.
Un pittore lì presente ne fissò i tratti su una tela ancora oggi conservata nel Santuario costruito già un anno dopo l’evento per custodire la fonte e l’immagine dipinta.
La tela, nel corso del 2013, è stata sottoposta a interventi di restauro presso i laboratori di Rocco Greco, a Roma. Prima di far rientro in Diocesi, il 26 giugno è stata benedetta da Papa Francesco durante l’Udienza generale del mercoledì. L’1 luglio i calatini hanno nuovamente accolto l’immagine, ridonata al suo splendore, durante una partecipata Celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Caltagirone, S.E. mons. Calogero Peri.
Nel saggio Spargi Tu di grazie un fonte (Silvio Di Pasquale editore, 221 pagine, 18,00 euro), don Di Stefano presenta il racconto, i fatti e documenti della tradizione che lega il popolo calatino alla Madonna del Ponte. Dopo aver delineato il contesto storico ecclesiale del XVI secolo nel quale si colloca l’evento e presentato i documenti che lo hanno tramandato, l’autore privilegia una lettura iconografica e iconologica dell’immagine della Vergine Maria e una rassegna documentata sulle forme verbali e non verbali che la pietà popolare ha espresso per venerare la Madonna del Ponte fino ai nostri giorni.
6 giugno 2014