Laici di AC pietre vive

CALTAGIRONE – Al via il 14 settembre, alle 16.30, al Seminario estivo, il primo dei tre moduli di formazione per animatori e responsabili di Azione Cattolica.
Il Laboratorio della formazione dell’associazione diocesana quest’anno avrà come slogan “Pietre vive”, sulla traccia offerta dalla prima Lettera di Pietro al capitolo 4.
«La proposta – spiega Margherita Marchese, presidente diocesana AC – risponde ad un’esigenza di formazione sistematica, unitaria e trasversale e intende valorizzare il Laboratorio della formazione come luogo unitario di sperimentazione e innovazione dei processi formativi nelle nostre associazioni e nei nostri gruppi».
Il programma di questo primo modulo, sul tema “Laici di AC pietre vive: un’identità da costruire”, prevede l’apertura dei lavori sabato 14 settembre alle ore 16.30, con la preghiera iniziale. Alle 17.00 la presidente Marchese e Giacomo Belvedere, responsabile diocesano formazione AC, introdurranno i lavori. Successivamente, alle ore 17.30, Titti Amore, delegata AC della Campania, svolgerà la sua relazione su “Essere pietre vive: un’identità da costruire”. Alle ore 18.30, organizzati in tre gruppi, i partecipanti svolgeranno le attività laboratoriali. Alle 20.00 è prevista la conclusione.
I lavori riprenderanno domenica 15 settembre, alle 9.00, con la preghiera iniziale, quindi, alle 9.30 la seconda parte dei laboratori. Alle 11.00 la relatrice proporrà nuove indicazioni all’assemblea. Successivamente il dibattito. Alle 13.00 il pranzo. Alle 15.00 la Santa Messa.
Parole-chiave dell’intero percorso formativo sono tre: identità, ecclesialità e missionarietà. L’identità del laico di AC, infatti, si nutre di una spiritualità e di una formazione a 360 gradi; assume consapevolmente la propria storia, individuale e comunitaria; incarnata in un luogo ben preciso e vissuta con persone concrete, ma capace di andare oltre i “confini” tradizionali della parrocchia per abitare quelle periferie esistenziali indicateci da papa Francesco.
«Dopo il buon lavoro, confermato dai fatti, svolto l’anno scorso – spiega Belvedere – quest’anno intendiamo affrontare il tema della responsabilità associativa vissuta come identità sempre in divenire nella Chiesa e per il mondo. In questo modo contiamo di formare responsabili diocesani e parrocchiali capaci di leggere la realtà odierna, solidali col proprio territorio e capaci di individuare strategie pastorali adeguate e innovative».
Gli appuntamenti successivi con il Laboratorio della formazione sono in programma, sempre al Seminario estivo, per il 4-5 gennaio 2014, sul tema “Per una Chiesa casa: laici di AC accoglienti per scelta” (cfr. At 7,44-54); e per il 5-6 aprile 2014, ultimo modulo che avrà come titolo “Il sogno condiviso di una Chiesa casa tra le case: laici di AC missionari nelle periferie esistenziali” (cfr. At 10,1-48).
La proposta è destinata a responsabili e soci dell’AC che vogliono approfondire la loro identità di laici al servizio della missione della Chiesa diocesana e del mondo contemporaneo.

13 settembre 2013