Il dialogo con i Santi e la conversione della “zucca vuota”. 300 giovani a San Giovanni Bosco per il party d’autunno

CALTAGIRONE – I locali dell’oratorio della Parrocchia San Giovanni Bosco di Caltagirone, sono stati la sede che ha ospitato, ieri giovedì 31 ottobre, il mega party d’autunno Waiting for all Saints’ day.
La serata di festa, organizzata da tutti i responsabili giovani e giovanissimi delle comunità parrocchiali di Caltagirone, ha visto la partecipazione e il coinvolgimento di oltre 300 giovani dai 14 ai 30 anni, provenienti da tutte le Parrocchie della città.
Particolarmente emozionante è stata la presenza dei 20 giovani eritrei, ospiti presso la Casa Alì-Mantelli, della Parrocchia San Pietro, accompagnati da don Luciano Di Silvestro (parroco delle Parrocchie San Francesco di Paola e San Pietro, e direttore della Caritas diocesana) e da alcuni operatori, e la partecipazione di alcuni parroci e vicari parrocchiali: i padroni di casa, don Salvatore De Pasquale e don Gioacchino Pusano, don Francesco Di Stefano (Parrocchia Madonna del Ponte), don Antonio Carcanella (Parrocchia Sacra Famiglia), fra’ Salvatore Soldatini (Parrocchia Santa Maria di Gesù).
La festa d’autunno è iniziata alle ore 21.00 con il saluto di don De Pasquale ed è proseguita con la cena condivisa, resa possibile grazie alla partecipazione e alla disponibilità dei ragazzi di tutte le Parrocchie della città che si sono fatti carico dell’acquisto delle bevande, del salato e del dolce, per rendere la serata ancora più speciale.
Dopo la condivisione della cena, è iniziata la serata danzante animata da All Season Animation con Filippo Pizzo e Ketty Galesi.
Il momento più emozionante è stato vissuto intorno alle 23:00, quando sulle note di Laudato Sii o mio Signore rock, sono entrati in scena un gruppo di 8 ragazzi vestiti per l’occasione da Santi, che hanno dato vita ad un simpatico dialogo tra una zucca di Halloween, interpretata da Mario Ligama, volontario dell’oratorio di San Giovanni Bosco e i Santi: San Francesco (Rudy Montessuto), San Pietro (Daniele Alessi), Santa Chiara (Rosaria Giaquinta), San Giovanni Bosco (l’accolito Jonathan Astuto), San Giorgio (Samuele Gulizia), Sant’ Agata e Santa Lucia (Daniela Cancemi e Lucia Giaquinta), Sant’Anna e San Gioacchino (Salvo e Francesca Folino.
Il dialogo tra i Santi e la zucca di Halloween ha entusiasmato e coinvolto tutti i partecipanti ed ha permesso di lanciare ai giovani presenti un messaggio di speranza, di mettere in risalto le radici cristiane della festa e di raccontare loro le vite dei Santi, modelli belli e di grande umanità da seguire. La zucca “vuota”, emblema della festa di Halloween, guidata dall’esempio dei Santi comprende di aver travisato il senso della vita e decide, infine, di “smascherarsi”, di spogliarsi delle maschere che fino a quel momento non gli avevano permesso di mostrare la bellezza del dono racchiuso dentro di sé.
«Ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione della festa, e che con entusiasmo e impegno si sono voluti scommettere per testimoniare la bellezza e la luce della Santità – dichiarano gli organizzatori -. Ringraziamo i sacerdoti presenti per aver condiviso con noi questa iniziativa. Li ringraziamo per la fiducia mostrata nei nostri confronti e per averci permesso di realizzare eventi come questo. Ringraziamo chi ha lavorato con noi in silenzio e con passione, e i volontari dell’oratorio della Parrocchia San Giovanni Bosco. Infine ringraziamo i ragazzi, senza i quali la festa non sarebbe di certo andata cosi! Hanno dimostrato di non avere una zucca vuota!».
La conversione della zucca di Halloween è stata l’icona di una serata indimenticabile, invitando i ragazzi a fare lo stesso.
«Un grazie di cuore – aggiungono i promotori dell’iniziativa – rivolgiamo al vero artefice della riuscita di questa serata: Nostro Signore, Gesù! Affidandoci a Lui e lavorando come una famiglia, insieme con tutti gli altri responsabili giovani e giovanissimi delle comunità parrocchiali di Caltagirone, abbiamo potuto realizzare tutto ciò, superando barriere e ostacoli che sembravano insuperabili. Come diceva Madre Teresa – concludono – noi siamo solo delle semplici matite nelle mani di Dio, è Lui che scrive, è Lui che traccia il sentiero della Vita».
Molte sono state le risonanze da parte dei ragazzi sui vari social network. Una giovane della Parrocchia San Giorgio di Caltagirone ha pubblicato sul suo profilo facebook questo post: «Avete coinvolto tutta Caltagirone, c’erano anche ragazzi che solitamente non frequentano le Parrocchie e sono rimasti entusiasti, e voi siete stati fantastici ad avere avuto un’idea così meravigliosa. Avevamo bisogno di questa festa non solo per divertirci insieme ma per assaporare il significato profondo della solennità di tutti i Santi».

1 novembre 2013

Daniele Alessi

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(foto di Martina Commendatore)