CALTAGIRONE – Ero carcerato e siete venuti a trovarmi” (Mt 25,36) è il tema della Giornata di riflessione sulle fragilità dell’uomo e sulle sue possibilità di riscatto, promossa dalla Diocesi di Caltagirone e dall’Associazione Culturale “Cassiodoro” per giovedì 18 dicembre.
L’iniziativa nasce dal desiderio che l’Associazione Culturale “Cassiodoro” ha voluto realizzare nel corso di quest’anno in alcune tra le più importanti carceri italiane e si colloca nel calendario diocesano in preparazione al Convegno di Firenze, curato e coordinato dal vicario episcopale per la Cultura, don Francesco Brancato.
A ciascun detenuto, per l’occasione, sarà consegnata una Bibbia.
Il programma della giornata prevede, alle ore 9.30, la Santa Messa presieduta da S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, presso la Casa Circondariale calatina. Al termine della Liturgia, il Vescovo e don Brancato, in rappresentanza del presidente dell’Associazione “Cassiodoro”, consegneranno le Bibbie ai detenuti.
«La Bibbia – afferma don Brancato – è quel “grande codice” nel quale è possibile conoscere non solo il mistero di Dio e della sua storia di salvezza, ma anche, e di conseguenza, il mistero dell’uomo, la sua grandezza e la sua miseria, i suoi limiti, la sua fragilità e soprattutto la sua sete di libertà e il suo riscatto, e tutto questo alla luce del mistero di Dio che gli si è fatto definitivamente incontro nel suo Figlio Gesù Cristo».
Il progetto sarà presentato martedì 16 dicembre, alle ore 18.00, presso l’ex parlatorio del Seminario di Città. Saranno presenti: il vicario episcopale per la Cultura; don Carlos Ferrara, cappellano della Casa Circondariale di Contrada Noce; il notaio Filippo Ferrara.
«Consegnare simbolicamente una copia della Sacra Scrittura ai detenuti – conclude don Brancato – vuole essere l’espressione del desiderio che ha la Chiesa, l’intera comunità credente, non solo di rendersi presente in quella particolarissima condizione di sofferenza e di solitudine, ma soprattutto di rendere presente lì Cristo e il suo Vangelo di speranza».
L’Associazione Culturale “Cassiodoro”, presieduta da don Antonio Tarzia, ha sede in Calabria, ma opera nell’intero territorio nazionale, e si ispira alla straordinaria figura e opera di Cassiodoro, senatore romano, grande autore cristiano vissuto tra la fine del V secolo e l’inizio del VI. Il suo impegno politico si coniugava con la sua passione per l’uomo e per tutto ciò che è autenticamente umano. Da qui la fondazione di ciò che sarebbe stato il nucleo originario dei futuri monasteri, veri centri di cultura, di promozione dei valori della classicità nella loro consonanza con i principi cristiani in cui erano stati in parte assunti, purificati ed esaltati.
14 dicembre 2014