Caltagirone. La Parrocchia San Pietro riavra’ presto la sua Chiesa

CALTAGIRONE – «Entro l’estate, dopo la conclusione dei lavori ad agosto, la Chiesa di San Pietro sarà riaperta al culto». È l’annuncio del parroco della Parrocchia San Pietro, don Salvo Millesoli, in prossimità della festa parrocchiale del 29 giugno prossimo, solennità dei Santi Pietro e Paolo.
I lavori di completamento della Chiesa sono iniziati un anno fa, per un importo di 267.721,29 euro, finanziati con i fondi della legge 433/91 (la legge per la ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto del 1990).
È una bella notizia per la comunità che si appresta a vivere la festa parrocchiale il prossimo 29 giugno. Una festa vissuta in semplicità e con lo stile di una famiglia che valorizzare le proprie risorse.
Così per la sera del 28 giugno il programma dei festeggiamenti prevede alle ore 20.00, la tradizionale “Sagra delle biffare” che si svolgerà nel piazzale antistante la Chiesa San Pietro.
La serata vedrà il coinvolgimento dei ragazzi e dei giovani del Grest parrocchiale animati da Nuccio Di Dio e Maurizio Rizzari.
Il 29 giugno, giorno della solennità, alle ore 19.30, sempre sul sagrato della Chiesa San Pietro, la comunità si ritroverà insieme per la Celebrazione eucaristica in onore dei due Santi Apostoli, e per festeggiare il XX anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Millesoli.
«In questi anni di ministero sacerdotale – afferma il parroco – ho sempre richiamato l’attenzione dei fratelli e delle sorelle, che mi sono stati affidati, sul fatto che la Chiesa non sono le pietre, ma le persone. Dobbiamo riappropriarci di questa idea. Una Chiesa viva, fatta di pietre vive, Corpo mistico di Cristo».
In questo senso la prossima riapertura della Chiesa di San Pietro, dopo anni di interdizione per i numerosi lavori eseguiti, è interpretata da don Millesoli come «il gesto del padre che riapre la porta di casa dopo avere eseguito tanti e lunghi lavori. Vivo con questi sentimenti questo momento: un regalo per i miei parrocchiani più che per me. Se siamo stati una comunità accogliente pur senza avere una grande casa, sapremo fare, adesso, ancora di più».

27 giugno 2013