XXI Cammino diocesano delle Confraternite e delle Pie Unioni

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TESTIMONI DEL RISORTO

Circa 40 tra Confraternite e Pie Unioni della nostra diocesi

parteciperanno al Cammino della prossima domenica

 

“La testimonianza del fedele laico nasce da un dono di grazia riconosciuto, coltivato e portato a maturazione”
(Giovanni Paolo II, Christifideles laici, 24).

CALTAGIRONE – Si terrà domenica 20 novembre a Caltagirone il XXI Cammino diocesano delle Confraternite e delle Pie Unioni che vuole testimoniare ancora una volta come la Chiesa Calatina nel nostro territorio sia ancora “anima” nel tessuto delle realtà familiari e sociali che la attraversano. La celebrazione del Bicentenario della fondazione della Diocesi conferma questo ruolo attivo e la presenza diffusa di Confraternite, Pie Unioni e aggregazioni laicali è segno di vitalità non trascurabile.

Afferma la dott.ssa Lidia Costa, presidente diocesana: «Le Confraternite e le Pie Unioni, che vedono attivamente presenti uomini, donne, giovani, intere famiglie impegnati in percorsi di fede consolidati da antiche consuetudini, rappresentano una grande risorsa per la nostra Diocesi».

Queste benemerite realtà aggregative, a volte e a torto frettolosamente considerate “superate” e quasi anacronistiche, dicono comunque che la responsabilità dei laici variamente organizzati nella vita ecclesiale, sociale e culturale sono segno di indubbia vitalità. Un importante lavoro di recupero delle identità e modalità disciplinari delle singole confraternite e pie unioni è necessario e si sta lentamente attuando con la buona volontà e la disponibilità degli organismi diocesani responsabili e degli stessi iscritti.

«In queste aggregazioni di fedeli laici – dice il Delegato del Vescovo, don Nicola Renda – viene celebrata nella quotidianità e con le modalità semplici ed essenziali della pietà popolare, quel sentimento di appartenenza alle proprie radici cristiane, che si nutrono della Grazia della comune vocazione battesimale. L’impegno di evangelicità, ecclesialità e missionarietà che, come suggerisce il Santo Padre, sono la qualifica e la vocazione di questi sodalizi, trova anche nella visibilità dei loro abiti multiformi, delle insegne pittoresche e dei preziosi gonfaloni – pur con qualche suggestione popolare eccesiva e folkloristica – la funzione primaria che le ha generate e le anima; e cioè il desiderio di testimoniare e mostrare la propria fede, valorizzando “carismi secolari” talvolta forse un po’ spenti e sbiaditi, ma che vanno risuscitati e restituiti alla comunità credente come monito e richiamo alla coerenza dei valori da cui sono germogliati».

La giornata inizierà, alle ore 9.30 nella Basilica di San Giacomo con l’omaggio al Santo Patrono della città e diocesi, nell’anno giubilare del Bicentenario. Da lì muoverà il variopinto corteo con i labari e le insegne lungo le vie Vittorio Emanuele, Piazza Municipio, Discesa Collegio, Via Studi, Infermeria, San Pietro, Roma, Piazza Umberto, per raggiungere la Cattedrale, dove il Vescovo mons. Calogero Peri, alle ore 11.00, celebrerà la solenne Eucaristia conclusiva.

“Il desiderio del Concilio Vaticano II di riconsegnare alla funzione laicale nella Chiesa responsabilità proprie e qualificate – afferma il Vescovo – è una urgenza crescente per andare incontro ad un tempo nuovo in cui il Vangelo risuoni nella sua perenne  freschezza e originalità, e la “Chiesa in uscita” tanto invocata da Papa Francesco torni a farsi missionaria, non soltanto nel folklore delle memorie del passato, ma nella originalità sempre attuale di uno slancio spirituale che si faccia “vento di Pentecoste” che scompagina il tessuto di questa nostra società drammatica, ma desiderosa di vedere albe nuove di speranza, andando oltre gli angusti orizzonti, che a volte sembrano sopraffarla, mortificarla e quasi soffocarla. E che va dunque recuperata alla certezza di un disegno d’amore di Dio fedele e misericordioso”.

18 novembre 2016