VIZZINI – Si svolgerà domenica 16 dicembre, presso l’auditorium “San Sebastiano”, a partire dalle ore 15.30, il convegno sul tema “L’apostolato dei laici nella Chiesa post-conciliare”.
L’evento, promosso dalla Consulta delle Aggregazioni laicali, si colloca nell’ambito delle iniziative diocesane proposte sia per l’Anno della Fede, sia per la Visita pastorale.
«La Chiesa universale, grazie alla felice intuizione di Benedetto XVI, sta vivendo un periodo di grazia – affermano don Enzo Mangano e Anna Cubisino, rispettivamente assistente e segretaria della Consulta -. A questo si aggiunge, per la Chiesa diocesana, la partecipazione di fede che sta suscitando la Visita pastorale. Le aggregazioni ed i movimenti laicali diocesani, con questo Convegno, vogliono celebrare questi momenti e, insieme, riflettere sull’identità dei laici impegnati nell’apostolato e sul loro ruolo in seno alla Chiesa, alla luce del Concilio Vaticano II».
Il tema del Convegno sarà approfondito da don Pino Alcamo, docente di Catechetica alla Pontifica Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”.
Il programma prevede alle ore 15.30 l’accoglienza. Alle ore 16.00, la preghiera iniziale presieduta da S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone. Alle ore 16.30, la relazione di don Alcamo. Alle ore 17.30, gli interventi. I lavori si concluderanno alle ore 18.30.
Con questo momento di vita diocesana si avvierà alla conclusione anche la Visita pastorale a Vizzini.
Alle ore 18.45, per le strade della città di Verga si snoderà la marcia della Bibbia con Maria. La processione si concluderà presso la Parrocchia di “San Giovanni Battista”, dove alle ore 19.00 il Vescovo presiederà la Santa Messa e consegnerà l’Evangeliario ai parroci e la Bibbia alle famiglie.
Questa sera, intanto, i giovani di Vizzini e della Diocesi si preparano alla seconda tappa di riflessione sul Credo.
La catechesi sarà tenuta dal Vescovo a partire dalle ore 20.30, presso la Chiesa di “Santa Maria di Gesù”.
«L’affermazione Io credo – ha detto mons. Peri ai giovani – significa che la nostra vita è sempre nelle mani di Dio. Dio non è contro l’uomo, anzi è per la realizzazione dell’uomo. Possiamo quindi ripartire dall’affermazione Io credo per confessare con entusiasmo la nostra fede e testimoniare di avere incontrato Dio e di avere conservato nella nostra vita l’esperienza di questo incontro. Siamo invitati, a questo punto, come i discepoli sul mare di Galilea, a prendere Gesù con noi, a farlo salire sulla barca della nostra vita. Ci sarà la tempesta, ma ci sarà anche la fede. Allora sarà possibile raggiungere il porto atteso».
14 dicembre 2012