Tra Caltagirone e Piazza Armerina, la memoria di mons. Mario Sturzo

CALTAGIRONE – Nell’ambito delle ricerche sulla figura di Mario Sturzo, in continuità con le precedenti due giornate di studi relative all’opera pastorale e all’insegnamento socio-politico del vescovo piazzese, il Comitato scientifico, nato all’interno dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Mario Sturzo” di Piazza Armerina e presieduto dalla prof.ssa Giuseppina Sansone, presenta un convegno di studi dal taglio ecclesiologico-pastorale per celebrare adeguatamente il ricordo di mons. Mario Sturzo e farne degna e doverosa memoria.

L’evento, che si terrà il 20 e il 21 ottobre p.v., voluto dai due attuali Vescovi di Piazza Armerina e Caltagirone, mons. Rosario Gisana e Mons. Calogero Peri, vede per la prima volta la collaborazione tra le due diocesi in cui Mario Sturzo operò. Due giornate che coinvolgeranno illustri studiosi e conoscitori dell’opera e del pensiero di quello che, nel giorno del suo funerale, il 15 novembre 1941, fu definito “illustre, inclito e assolutamente grande Vescovo” da mons. Giovanni Iacono, Vescovo di Caltanissetta, suo amico fraterno.

L’idea delle due diocesi “sorelle” di Caltagirone e Piazza Armerina di distribuire in due giorni la celebrazione con intensi appuntamenti culturali e anche celebrativi, valorizzando il duplice scenario, restituiscono alla figura di Mons. Mario lo splendore che gli è proprio, senza ignorare la più diffusa notorietà del più giovane Luigi.

«È parte del doveroso riconoscimento – scrive mons. Calogero Peri – che questo lembo di terra siciliana che ne ha visto i natali intende dare, allo scopo di recuperare in maniera adeguata il patrimonio di sapienza e intelligenza trasmesso sui diversi versanti in cui la straordinaria ricchezza spirituale, umana, culturale ha trovato riconoscimento. Non dunque retorica celebrazione della memoria, ma offerta alle nuove generazioni di ragioni di impegno e di speranza. E mai come oggi – aggiunge mons. Peri – questo bisogno di recuperare e abbeverarsi alle radici del patrimonio spirituale e culturale che da queste terre impregnate di fede e sapienza cristiana, è sbocciato con intensa fecondità per merito di tanti figli illustri e geniali come, tra tanti altri, i fratelli Mario e Luigi Sturzo, è diffuso e urgente. Essi hanno saputo offrire in maniera straordinaria alla Chiesa e al mondo modelli di intelligenza della fede e operosità spirituale e socio-culturale, di cui si sente oggi una forte nostalgia».

Calatino di nascita (2 novembre 1861), Mario Sturzo fu rettore del seminario, canonico della Cattedrale e Vicario Generale della diocesi di Caltagirone. Più spesso ricordato come fratello di dieci anni più grande di Luigi, Mons. Mario ne fu in realtà riferimento forte e costante per tutta la vita. Divenuto vescovo di Piazza Armerina a soli 42 anni, ultimo eletto da Leone XIII, non cessò mai di esercitare sul giovane e irrequieto Luigi una funzione di amorosa quasi-paternità, che seppe esercitare sapientemente specialmente nei momenti più difficili. Ma ne fu soprattutto instancabile interlocutore spirituale e intellettuale per i molti anni che non poterono condividere con la prossimità fisica, a motivo dell’esilio di Luigi e delle vicende diversamente problematiche di Mario, che vissero sempre con intensa e coerente esemplarità. E che non si interruppero mai con una corrispondenza intensa che andava dalla tenerezza fraterna dei comuni ricordi di famiglia al confronto intellettuale robusto e perfino ‘drammatico’ sui temi di assoluta eccellenza in cui si addentravano.

Ottenuto il nulla osta dalla Congregazione delle cause dei santi il 22 dicembre 2012, il 21 aprile 2013 è stata celebrata la sessione di apertura del processo diocesano per la beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio mons. Mario Sturzo.

Il primo giorno, venerdì 20 ottobre, sarà celebrato a Piazza Armerina con le relazioni del prof. Rosario La Delfa della Facoltà Teologica di Palermo, del prof. Eugenio Guccione dell’Università degli Studi di Palermo, del prof. Luigi Borriello della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli e della prof.ssa Giuseppina Sansone della Facoltà Teologica di Palermo.

Il secondo giorno, sabato 21 ottobre, sarà celebrato a Caltagirone con gli interventi del prof. Francesco Lo Manto della Facoltà Teologica di Palermo, del prof. Francesco Brancato dello Studio Teologico S. Paolo di Catania e del prof. Luca Crapanzano dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Piazza Armerina. Modera don Antonio Parisi. La giornata si concluderà con la visita guidata “Gli Itinerari Sturziani, i luoghi, la fede e la memoria”, a cura di Francesco Failla, Direttore della Biblioteca Diocesana di Caltagirone.

 

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18 ottobre  2017