Si concludono con Raddusa e Libertinia i Pellegrinaggi Giubilari alla Cattedrale

Sabato 3 Dicembre, col pellegrinaggio delle Comunità di Raddusa e Libertinia, si concludono i pellegrinaggi giubilari alla Cattedrale per il Bicentenario della Diocesi, che le singole zone pastorali hanno organizzato con intensi e suggestivi momenti di fede e pietà popolare. La favorevole coincidenza con l’anno della Misericordia ha impresso a tali manifestazioni un carattere di solennità ancora più significativo, chiamando le aree pastorali dell’intera diocesi all’incontro col Vescovo, facendo tesoro anche della grazia specialissima dell’indulgenza legata all’attraversamento della Porta santa.

Ogni comunità, celebrando questo rito, ha inteso riconoscere e ribadire visibilmente, con maggiore forza, il suo legame ecclesiale e teologico-sacramentale con il grande mistero della Chiesa, che si realizza là dove il Vangelo è stato annunziato ed è diventato tessuto spirituale, “luogo reale” reso visibile dall’incontro col Vescovo, che, nella logica del ministero apostolico di cui è segno visibile, si fa Parola certa. A questo rimanda il riferimento alla Cattedra e all’Altare da cui il Vescovo presiede come Maestro, Pastore e “primo liturgo”. Il cammino della Chiesa Diocesana diventa allora “passo” della Chiesa Universale, che vive la sua comunione organica e ordinata nella comunione col Vescovo e insieme al Vescovo col Papa, che a Roma presiede nella carità, col suo carisma petrino, evidenziando la ricchezza dell’unica vocazione cristiana in Cristo Salvatore del Mondo.

«L’appartenenza territoriale a questa Chiesa Calatina, che celebra il suo Bicentenario – ha detto il Vescovo, mons. Calogero Peri – aveva bisogno di essere richiamata e proclamata concretamente nel segno forte della organicità ordinata di un popolo che sa di essere Corpo di Cristo “ben compaginato”, e che solo rinvigorendo giorno dopo giorno tale consapevolezza, trova le sue radici teologiche e spirituali profonde che la “incarnano” in un luogo perché la sua storia e le sue attese vengano consegnate alla gioia del Vangelo, che non è promessa ideologica ma azione che sposa in tutto la ricchezza e i problemi, le speranze e le attese di una porzione di popolo credente che peregrina nella storia, annunciando la certezza della Risurrezione del Signore, in cui vive la ricerca della sua piena verità. Questo ha inteso celebrare il Bicentenario».

Le comunità credenti di Raddusa e Libertinia – le più decentrate geograficamente della diocesi calatina – si raduneranno nella Basilica di San Giacomo alle 17.30 e si recheranno in processione alla Cattedrale portando i simulacri di S. Francesco d’Assisi e di S. Giuseppe, Santo patrono di Raddusa, per ribadire ancora una volta e con significativa eloquenza spirituale, sociale e culturale, il loro attaccamento a questa Chiesa che cammina incontro al Signore che viene ancora una volta nel suo Natale, come dice bene il tempo liturgico di Avvento che stiamo percorrendo.

Il Parroco don Pietro Mannuca guiderà il pellegrinaggio con tutte le associazioni, i movimenti, le realtà ecclesiali presenti in quella zona, anche nel ricordo grato dei suoi cinquant’anni di ministero sacerdotale, insieme alle autorità civili e amministrative, che hanno volentieri voluto condividere questo gesto di fede.

 

1 Dicembre 2016