Serata sociale: a vent’anni dal Policoro

CALTAGIRONE – Si svolgerà martedì 26 aprile, presso l’hotel Villa Sturzo di Caltagirone – a partire dalle ore 18:30 – la serata sociale a conclusione del terzo corso di formazione all’impegno sociale e politico, organizzato dall’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro in collaborazione con il Progetto Policoro.

«Quest’anno vogliamo proporre alla comunità diocesana – ha dichiarato don Tino Zappulla, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro e tutor diocesano del Progetto Policoro – una serata sociale a ricordo del ventennale del Progetto Policoro. Grazie alla presenza di S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone e di mons. Fabiano Longoni, direttore dell’ufficio nazionale di pastorale sociale e del lavoro, vorremmo individuare gli orizzonti che questo Progetto può avere all’interno della comunità diocesana e nazionale in un periodo in cui forte è la ricerca di lavoro e di valori umani e cristiani che lo sorreggano».

Il Progetto Policoro è nato nel 1995 a Policoro, cittadina della Basilicata, in provincia di Matera,  promosso dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CEI. Suo obiettivo è affrontare il nodo della disoccupazione giovanile, in primo luogo al Sud, partendo dalla valorizzazione delle risorse dei giovani stessi e della loro dignità. L’iniziativa fu lanciata all’epoca da don Mario Operti e in questi 20 anni, alle regioni del Sud che per prime hanno aderito al progetto – Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna – si sono aggiunte nel tempo anche quelle del Nord. L’obiettivo del Progetto è quello di creare relazioni sul territorio tra soggetti ecclesiali, associativi e cooperativi a livello nazionale, regionale e diocesano per mettere in piedi iniziative lavorative concrete rivolte al mondo giovanile. In tal senso, si prevede un accompagnamento sistematico dei giovani tramite Animatori di comunità, appositamente formati.

«Ci auguriamo la partecipazione non solo dei corsisti – ha continuato don Zappulla – ma anche di quanti hanno a cuore la crescita umana e religiosa, soprattutto nel mondo del lavoro, delle nostre comunità cristiane».

23 Aprile 2016

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