SAN CONO – In occasione dell’inizio del triduo di preparazione alla solennità di San Giuseppe, patrono della Chiesa universale, don Dario Curcio, parroco della Parrocchia Santa Maria delle Grazie, ha consegnato alla comunità un messaggio di esortazione alla sequela del Santo nella vita di fede.
«La figura di San Giuseppe, uomo giusto, silenzioso, laborioso e santo – afferma don Curcio – è un chiaro modello per la nostra vita cristiana, affinché ciascuno di noi possa fare della sua esistenza un dono totale nel segno dell’amore, della concretezza e della responsabilità. Alle mille parole è preferibile cedere il passo “al fare” che diviene inizio di una nuova via e di una nuova vita. Come San Giuseppe la nostra vita sia una peregrinazione nella fede, consapevoli che quest’uomo sino alla fine rimase fedele alla chiamata di Dio. Attraverso l’esercizio della sua paternità, unitamente al suo essere sposo di Maria, rende il suo servizio all’opera Redentrice di Cristo, divenendo anch’egli “ministro della salvezza”.
Il “Santo uomo giusto” – aggiunge il parroco – ci aiuti a vivere la liturgia delle nostre esistenze, si prenda cura di noi negli eventi ordinari e straordinari e nelle emergenze della vita, come ha fatto con Gesù e Maria.
Santa Teresa d’Avila, così pregava: “Qualunque grazia si domanda a San Giuseppe verrà certamente concessa. Chi non crede, ne faccia la prova, affinché si persuada”».
Il 19 marzo, giorno della festa, dopo la celebrazione eucaristica vespertina, si svolgerà la processione del simulacro di San Giuseppe, portato a spalla dai fedeli attraverso le principali vie del paese.
A conclusione si procederà alla vendita all’asta dei doni portati dai devoti nella “tavolata” allestita nei locali parrocchiali.
Il ricavato sarà devoluto in beneficenza.
Pino Randazzo
16 marzo 2015