«Papa Francesco ha coniato uno slogan geniale per disegnare il modello di Chiesa che ha nel cuore e che definisce le coordinate di un Pontificato che scende in campo non solo a parole, ma dando visibilità alla presenza/servizio che illumina il concetto di solidarietà, ponendolo nella cornice della carità/gratuità». Con queste parole il Vescovo mons. Calogero Peri accompagna l’iniziativa di quelle realtà di Chiesa che, insieme alla Caritas Diocesana, testimoniano a Caltagirone nella cornice bella del Natale, l’impegno di carità della Chiesa calatina in alcuni ‘luoghi’ precisi: la Città dei Ragazzi, il Centro Fons Misericordiae della parrocchia Maria SS.ma del Ponte, l’Associazione “Il Favo” per minori e ragazze madri e donne in difficoltà e la Zeno Saltini per gli inabili mentali.
«Strutture e organismi di varia tipologia – dice don Francesco Di Stefano, vicedirettore della Città dei Ragazzi – che intendono offrire, insieme a tutte le altre realtà sociali ‘laiche’ impegnate in questo ambito (e a Caltagirone sono tantissime!), servizi qualificati di soccorso e accompagnamento sistematico delle molteplici situazioni di bisogno presenti nel territorio della città e oltre. La partecipazione attiva del Vescovo, dei rappresentanti delle istituzioni, organizzazioni sociali di ogni genere, collaboratori volontari di varia estrazione ed età, preti e laici, credenti e non credenti, vuole essere appunto il segno unitario di una “presenza per servire”, che si fida e chiama a raccolta le energie presenti nel cuore grande di una comunità, che pur vivendo sulla sua pelle preoccupazioni e disagi, capisce anche di potere e dover dare una mano là dove occorre per restituire serenità, gioia e speranza a una generazione attraversata da segnali preoccupati e preoccupanti».
Nel pomeriggio di Giovedì 21 Dicembre, a partire dalla condivisione di un pasto sobrio e fraterno, saranno offerte opportunità per trascorrere insieme alcune ore gioiosamente, a testimonianza che lo stile della carità si nutre di sensibilità e piccoli gesti di gratuità. Sensibilizzare la cittadinanza e chiunque voglia collaborare con quella “buona volontà” di cui tutti si è capaci, al di là delle identità di fede e ideologie, è lo scopo di questa iniziativa, che chiama al coinvolgimento concreto a sostegno di iniziative di volontariato utili ad avviare un tessuto integrato, una “rete” solidale e funzionale al bene possibile. Per questo è importante andare oltre gli angusti cenacoli di solidarietà passeggere, di retoriche stagionali ed emozioni di circostanza, facendo proprio lo stupore incantato dei poveri e semplici, che come i Pastori corrono a Betlemme per “vedere” il Salvatore che è nato, e comprendono che tutto può cambiare.
«È impegno, dovere di tutti – ha scritto il Vescovo nel suo messaggio di Natale – e gioia di ogni credente farsi “voce del Natale” nei momenti intimi che le famiglie celebrano raccolte e ricomposte in festosa comunione attorno al Presepe scintillante di luci e doni per i bambini, coi piccoli gesti di ogni giorno, nei modi possibili, senza dimenticarsi di quanti non hanno la possibilità di condividere tanta gioia e serenità: un pensiero, un piccolo dono, una telefonata, un sms, un cenno di memoria perché comunque e dappertutto sia Buon Natale».
20 Dicembre 2017