…per una Chiesa senza frontiere

RAMACCA – Si celebra domenica 18 gennaio, la 101^ Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Il tema indicato da Papa Francesco per quest’anno è: “Chiesa senza frontiere, Madre di tutti”.
Per l’occasione S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, presiederà la liturgia eucaristica alle ore 18.00, nella Parrocchia Natività di Maria SS.ma (Matrice).
«La ricorrenza annuale della Giornata – afferma mons. Peri – pone con nuova forza il tema dell’accoglienza e della solidarietà. Se il nostro pensiero corre subito a quanto è accaduto a Parigi e al clima di insicurezza presente in Europa, correggiamone la traiettoria leggendo quanto ha scritto il Papa nel messaggio per la Giornata, soffermandoci in partecipare sull’immagine della Chiesa che “diffonde nel mondo la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare”. Questo diventa per noi un monito e un’esortazione alla credibilità e alla testimonianza, ma anche un impegno a vivere il coraggio della fede, la solidarietà verso i deboli e l’attenzione alla verità e alla giustizia per promuovere un ordine equo e di pace. Aiutiamo in particolare le giovani generazioni, che vivranno molto più di noi, in società multiculturali a non avere paura della diversità e a non indietreggiare davanti alla paura, ma a combattere il male con il bene accogliendo nel volto dell’altro il volto di Cristo».
La Giornata delle migrazioni fu istituita nel 1914, a livello nazionale, da papa Pio X. Era un appuntamento che riguardava la Chiesa italiana: una giornata di solidarietà, a cui si aggiungeva anche la necessità di pregare perché crescesse nella Chiesa l’attenzione all’altro, al diverso. Nel 1952 la Giornata assume valore internazionale.
«Mi auguro ed auguro alla Chiesa diocesana – afferma il diacono Mario Messina, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale dei migranti e dei rifugiati – di vivere questa Giornata mettendo in discussione idee e stili personali e pastorali, per rivolgerli, con decisione, alla solidarietà, all’accoglienza e alla giustizia come dimensioni irrinunciabili nella vita di fede, per essere testimoni credibili del Vangelo».
Aggiunge don Ninè Valdini, parroco della Matrice: «L’accoglienza è una dimensione della carità e una delle caratteristiche essenziali della carità di Dio. Impariamo quindi da Cristo e dal Padre uno stile di accoglienza, non esteriore, ma che muove dal cuore e che ci rivela fratelli, gli uni degli altri, nella paternità di Dio creatore».
Dal 1968 ad oggi la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato è stata accompagnata da un tema e da un messaggio della Santa Sede, prima, e del Papa successivamente.

16 gennaio 2014