Mineo in festa per la riapertura della chiesa di S. Agrippina

Mineo in festa per la riapertura della chiesa di S. Agrippina
Sabato 17 maggio 2025 – ore 18:30
Celebrazione della Dedicazione della Chiesa e dell’Altare
Presieduta da S.E. Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone

 

Mineo si appresta a vivere uno dei momenti più significativi della sua storia recente: dopo oltre tre anni di chiusura, per importanti lavori di restauro, risanamento conservativo e miglioramento sismico, la Chiesa di Santa Agrippina, patrona della città, riapre solennemente al culto.

La celebrazione di riapertura, con la dedicazione della chiesa e dell’altare, avrà luogo sabato 17 maggio 2025 alle ore 18:30, in occasione della festa della Traslazione del corpo di Santa Agrippina, e sarà presieduta dal Vescovo di Caltagirone, S.E. Mons. Calogero Peri, alla presenza delle autorità regionali, comunali e di numerosi sindaci delle città vicine.

I lavori, avviati nel novembre 2021, sono stati realizzati grazie al finanziamento della Regione Siciliana (Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità), e hanno incluso interventi all’avanguardia in bioedilizia, oltre all’adeguamento dell’edificio alle normative antisismiche e in favore dei portatori di handicap.

La comunità parrocchiale, guidata dal parroco Don Matteo Malgioglio, ha inoltre promosso e sostenuto con impegno iniziative autonome per la realizzazione di opere non comprese nella sovvenzione pubblica, grazie alla generosità dei fedeli e al contributo di sponsor: restauri conservativi con l’alta sorveglianza della Soprintendenza di Catania, installazione di nuovi impianti, acquisto di nuove suppellettili liturgiche, ecc.

La monumentale chiesa di S. Agrippina, simbolo identitario e religioso dell’intera comunità di Mineo, rappresenta in Sicilia Orientale un raro esempio di edilizia sacra medievale parzialmente sopravvissuto al terremoto del 1693. L’attuale struttura, nata dalla ricostruzione del XVIII secolo, si articola in tre navate scandite da colonne. Presenta una cupola su transetto mediano e un presbiterio rialzato con coro capitolare. Le navate esibiscono tele seicentesche e settecentesche di pregio, fra i cui autori si annoverano: Ludovico Suirech, Andrea Gentile, Antonino Sciré, Filippo Paladini. Le volte e le pareti della navata maggiore sono impreziosite da un ricco ciclo di affreschi di Sebastiano Monaco, raffiguranti la “Storia di S. Agrippina”, e da pregevoli stucchi della Scuola del Serpotta. Nei sotterranei della chiesa, insieme a cripte funerarie di varie epoche, con tracce di affreschi, si trova anche una cappella rupestre di età bizantina.

Tra i capolavori custoditi, oltre al ricco patrimonio di argenti e paramenti sacri, si segnalano il monumentale presepe ligneo dell’altare della Natività di Gesù (XVIII sec.), la custodia del SS. Sacramento in legno dorato, la statua di S. Agrippina attribuita all’orafo Vincenzo Archifel (1518), il sarcofago marmoreo di Angela de Guerriero (XVI sec.), il portale gaginesco della cappella di S. Agrippina (1554), raffinati altari a marmi mischi settecenteschi e l’altare maggiore in cristallo dipinto (1857).

«È grande la gioia di veder finalmente arrivare questo giorno da tutti atteso – dichiara il parroco Don Matteo Malgioglio – che restituisce un luogo speciale per la vita di fede, la memoria e il senso di identità della comunità. La dedicazione della chiesa e del nuovo altare, infatti, manifestano la presenza dello Spirito di Cristo sulla comunità dei fedeli che, consapevole della propria vocazione battesimale, testimonia le meraviglie dell’amore di Dio nella storia di un territorio. L’evento della riapertura non vuole sancire soltanto la conclusione di lavori di risanamento per la tutela del patrimonio culturale della Parrocchia, ma anche indicare l’inizio di un nuovo cammino pastorale e spirituale, reso ancor più dinamico dal recupero dei luoghi deputati al culto e alla missione della Chiesa».

 

Contatti stampa:
Parrocchia S. Agrippina – Mineo
Caltagirone, 15 maggio 2025