CALTAGIRONE – Domenica 6 novembre, alle ore 11.00, il Vescovo S.E. mons. Calogero Peri presiederà in Cattedrale la solenne Eucaristia per il conferimento o la conferma del mandato per il ministero straordinario della comunione eucaristica per tutti coloro che collaborano in questo prezioso servizio coi parroci. È una schiera di volenterosi “samaritani” che, opportunamente preparati, vengono chiamati ad accompagnare con un incarico specifico, quei fratelli della comunità diocesana che, a motivo della loro condizione di difficoltà e sofferenza, vivono sovente una marginalità che non di rado si fa solitudine, e che invece chiede di essere confortata con particolare sensibilità pastorale, e non soltanto con il servizio della Comunione eucaristica.
«I ministeri sono segni e doni dello Spirito del Signore – afferma don Davide Paglia, direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano – che, perennemente vivo, dona vitalità alla sua Chiesa. Nell’Eucaristia essi trovano la loro fonte ed esprimono la loro primaria vocazione di servizio. I ministeri ripresentano nell’oggi il servizio di Gesù, la sua carità; costituiscono nell’oggi il suo Corpo; realizzano nell’oggi la sua missione per il mondo. La ministerialità, dunque, lungi dall’essere inserita in una prospettiva efficientistica, rimanda alla ripresentazione dell’evento Cristo in quanto tale. L’esercizio del ministero non si fonda su una concessione, né su una sola delega o supplenza, ma ha il suo consistente fondamento nella grazia e nella dignità ricevuta col Battesimo, dignità sacerdotale, regale e profetica (cfr. 1Pt 2, 9). Esso va attuato nella Chiesa locale, tenendo sempre presente il suo vero fine, che è l’edificazione del Corpo del Signore».
La cura delle persone più fragili a motivo dell’età o della sofferenza, infatti, è uno dei segni più immediati ed autentici della ‘prossimità’ in cui deve trasparire quotidianamente la veridicità del mandato della carità. Non a caso Papa Francesco, col suo linguaggio, richiama e ribadisce l’urgenza di questo stile di accompagnamento evangelico, di cui, mai come in questo tempo di rumorose solitudini, si percepiscono il bisogno e la domanda.
«La collaborazione assidua e silenziosa di tanti fratelli e sorelle disponibili a esercitare questo prezioso servizio – dice Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone – è espressione genuina di verità di uno stile di vita cristiana che va vissuto come ascesi quotidiana di fedeltà al Signore che ama la nostra vita e chiede di amare quella dei nostri fratelli nelle forme proprie di esigenze di ogni genere. I ministri straordinari della comunione eucaristica rappresentano con il loro impegno questa corrente feriale di disponibilità ed amore reciproco, in cui si celebra la verità di quella parola del Signore che dice: “Ora né chi pianta, né chi irriga è qualche cosa, ma Dio che fa crescere. Non c’è differenza tra chi pianta e chi irriga, ma ciascuno riceverà la sua ricompensa secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaboratori di Dio…” (1Cor 3,7-9)».
3 Novembre 2016