LICODIA EUBEA – Si inaugura domani, 14 aprile, per la Comunità Parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, l’Anno Giubilare in occasione del 50° anniversario dell’istituzione della Parrocchia. S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, presiederà, alle ore 11.00, la Solenne Celebrazione Eucaristica.
La Parrocchia fu eretta da S.E. mons. Francesco Fasola (vescovo di Caltagirone dall’11.11.1960 al 25.06.1963) con decreto del 16 aprile 1963, divenendo così la terza Parrocchia di Licodia Eubea.
«L’Anno Giubilare è tempo nuovo, tempo dello Spirito – dichiara il Vescovo -, un tempo che partecipa dell’aria nuova che si respira nella Chiesa e che ci permette di ritornare alle radici spirituali di questa nostra Comunità parrocchiali, sollecitati dalle parole e dai gesti di Papa Francesco».
Primo parroco della Comunità fu padre Salvatore Rindone da Leonforte. Dopo di lui si sono avvicendati padre Leonardo Ciavola, padre Marcellino Margarone, padre Evaristo Zavattieri, padre Giorgio Tortorici, padre Tino Zappulla e padre Pietro Iacono attuale parroco.
«Siamo tutti lieti e onorati – afferma padre Iacono – di poter ricordare questo evento che ci impegna a testimoniare, con gioia, la nostra appartenenza alla Chiesa. Rivolgo la mia gratitudine ed il ricordo di tutta la comunità ai confratelli parroci e a tutti i laici che in questi anni, con il loro impegno, hanno fatto crescere nella fede la comunità, facendola diventare luogo di maturazione umana e spirituale».
Brevi notizie storiche
La storia della Parrocchia Santa Maria degli Angeli si inserisce nella lunga presenza dei Padri Cappuccini a Licodia Eubea.
Il convento dei frati fu fondato nel 1568 e già nel 1582 vi si celebrò il primo Capitolo Provinciale ove fu confermato Ministro Provinciale padre Sebastiano d’Agira.
La spesa per la costruzione del convento e della chiesa annessa fu sostenuta dalla Marchesa Donna Camilla Santapau e dalle offerte spontanee del popolo.
Vi si celebrarono ben sei Capitoli Provinciali, l’ultimo dei quali nel 1621. Il terremoto del 1693 distrusse la maggior parte del convento che venne ricostruito e ultimato nel 1722.
La chiesa fu ingrandita nel 1797, mentre la volta della stessa, crollata una prima e una seconda volta per imperizie degli architetti, fu riedificata nel 1823 sotto la guida di fra’ Rosario da Calascibetta esperto architetto.
All’interno della Chiesa, di notevole pregio artistico è la custodia settecentesca dell’altare maggiore, in legno finemente lavorato ed intarsiato.
Un grande dipinto del pittore licodiano Mariano Gusmano, realizzato nel 1676, che ha come soggetto il perdono di Assisi, sovrasta l’altare maggiore.
All’interno della Chiesa si possono inoltre ammirare molti oli su tela, tra cui l’adorazione dei Magi e altre tele che richiamano la Scuola siciliana e caravaggesca.
Sulla parete sinistra, subito dopo l’ingresso principale, sono riportati i sepolcri di Camilla Santapau, del marito Muzio Ruffo e del loro figlio sacerdote Giuseppe, segno tangibile del legame che questa famiglia ebbe nei confronti della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, tanto da farsi per l’appunto seppellire al suo interno.
Nella Chiesa si conservano due belle ed espressive statue lignee di san Francesco d’Assisi e dell’Immacolata Concezione; inoltre intorno al 1940 la Chiesa fu notevolmante arricchita da sei altari lignei posti nelle pareti di destra e sinistra. Insieme a questi altari la Chiesa venne arredata con altre statue di buona fattura che raffigurano: sant’Antonio di Padova, santa Elisabetta, santa Rita da Cascia, il Sacro Cuore di Gesù, e un complesso statuario composto da un Crocefisso e l’Addolorata.
Molti sono stati i frati minori cappuccini licodiani che hanno abitato il convento di Licodia Eubea. Tra i più illustri vi è sicuramente il servo di Dio frate Francesco Cascio (1600-1681), nato a Licodia Eubea e morto in Congo a Luanda da missoniario ove svolse la sua missione per oltre quaranta anni.
13 aprile 2013