L’agricoltura come spazio e tempo di promozione umana

CALTAGIRONE – Domenica 30 novembre la Chiesa calatina celebra la 64ª Giornata Nazionale del Ringraziamento che quest’anno ha avuto come tema “Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta“.
Per l’occasione S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, presiederà la Celebrazione eucaristica alle ore 11.00, in Cattedrale, alla quale parteciperanno i rappresentanti delle sezioni riunite della Coldiretti del Calatino.
Al termine della Santa Messa il Vescovo benedirà i mezzi agricoli sul piazzale antistante la Basilica Cattedrale.
«In questa giornata vogliamo elevare la nostra gratitudine e il nostro ringraziamento al Signore per la terra e i frutti della terra – afferma mons. Peri -. Allo stesso tempo vogliamo richiamare l’attenzione di quanti hanno responsabilità specifiche nel settore, sia per lo sviluppo del sistema, sia per la difesa della dignità e il benessere degli agricoltori. È un appello e una esortazione rivolta alle istituzioni e a ciascuno di noi, affinché nessuno faccia mancare il proprio personale contributo».
La Giornata del Ringraziamento 2014, celebrata a livello nazionale il 9 novembre scorso, precede di alcuni mesi l’apertura di Expo Milano 2015 dedicato a “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, un tema di particolare rilevanza per il nostro Paese e non solo.
«La Giornata del Ringraziamento assume un significato simbolico particolare – afferma don Giuseppe Casanova, parroco della Parrocchia San Giuliano-Cattedrale -, che ci sollecita a riflettere sull’importanza della terra, sulla salvaguardia e la cura del creato e ci esorta a coltivare la terra in forme sostenibili, per nutrire il pianeta con cuore solidale».
Nodo della sostenibilità del sistema agricolo e dell’ambiente, questioni sulle quali si soffermano i Vescovi nel messaggio per la Giornata, sono le risorse energetiche e alimentari che, troppo spesso, vengono consumate in modo vorace e poco equilibrato, causando danni all’ecosistema e a tante popolazioni colpite dalla fame.
È necessario ripristinare il legame “culturale” con la terra e considerare l’agricoltura uno spazio e un’opportunità di promozione umana.

Daniele Alessi

28 novembre 2014