RADDUSA – Con la solenne Liturgia di Dedicazione presieduta dal Vescovo di Caltagirone Mons. Calogero Peri, martedì 8 ottobre p.v. alle ore 18,00 sarà consegnata alla Comunità cristiana e alla città di Raddusa la nuova Chiesa Parrocchiale dedicata all’Immacolata Concezione.
«La costruzione di una nuova chiesa è evento gioioso e denso di significati umani, antropologici, sociali e culturali, oltre che spirituali – dice mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone -. Nel linguaggio dei segni è l’avverarsi del mistero della volontà di Dio di prendere casa tra le case degli uomini. Rappresenta un prodigio di Fede e di Amore che si rinnova attraverso l’impegno, la fatica e la collaborazione di volere dare visibilità al ‘progetto’ di un Dio che decide di abitare la storia e la vita degli uomini, facendosi presenza sacramentale, cioè visibile e tangibile, che chiede di iniziare con loro la costruzione di un disegno di speranza e di salvezza».
In un incontro che avrà luogo nella Cattedrale di Caltagirone lunedì 7 alle ore 19,30, proprio nella vigilia della dedicazione della Chiesa di Raddusa, P. Marko Ivan Rupnik parlerà di questo profondo significato. Il noto artista gesuita ha contribuito alla realizzazione della chiesa con lo splendore delle vetrate che ne arricchiscono l’abside, come aveva già fatto in altre pregevoli realizzazioni coi mosaici presenti nella nostra diocesi. Nell’incontro sul tema “Arte e Teologia” egli illustrerà il significato spirituale e missionario di tale evento che è festa grande ed esultanza per il popolo credente. Con l’eloquente testimonianza della sua arte e della sua esperienza spirituale, ne farà cogliere le implicanze di Fede e rinnovato impegno di Fedeltà e servizio all’Annuncio e alla causa del Vangelo.
«L’edificazione del tempio materiale infatti è espressione rituale e sacramentale di questa volontà del popolo credente, – dice ancora mons. Peri -, cui spetta rendere “vera” e credibile con la professione della Fede nel Cristo Risorto, e attraverso la forma liturgica e l’impegno pastorale dell’Annuncio, la vitalità di una Chiesa dinamica e vera. Alla comunità cristiana è chiesto di farsi anima di questo cammino esistenziale, che coinvolga la totalità delle espressioni del vivere».
«La Parrocchia – dice don Pietro Mannuca, parroco della comunità di Raddusa, grato per l’avverarsi di questo progetto tanto auspicato anche dai suoi predecessori – trova ampio spazio anche nel magistero di Papa Francesco, che ne parla appunto come casa di Dio tra le case degli uomini. Vocazione propria della Parrocchia è rendere tangibile, con la fattiva collaborazione di tutti i credenti, questa volontà di ‘edificare’ un Regno “di verità, di amore, di giustizia e di pace”, cosa quanto mai auspicata in questi nostri tempi non facili. Auspico che la nuova chiesa possa essere occasione di risveglio e nuovo impegno nella zona di espansione in cui è stata edificata».
5 Ottobre 2019