Iniziati gli esercizi spirituali guidati dal Vescovo. “La nostra Chiesa abbia la coscienza che non puo’ dimenticarsi dei poveri”

Sono iniziati ieri sera, alle 20.30, in Cattedrale, gli esercizi spirituali guidati da S.E. mons. Calogero Peri, in preparazione alla Pasqua. Gli esercizi si concluderanno mercoledì 27 marzo.
Il Vescovo ha proposto un percorso su alcuni elementi caratterizzanti la vita di fede, da un punto di vista concreto ed esistenziale. La fede nell’oggi, cioè, e non solo per una testimonianza di fede, ma per un vissuto di fede.
«Almeno per questi tre giorni – ha detto mons. Peri – auspico che possano esserci segni concreti, che siano frutto di un lavoro spirituale e abbiano vivaci ricadute nella vita personale e comunitaria».
La traccia biblica degli esercizi spirituali è mostrata dall’esperienza di Abramo e da una riflessione sul cap. 11 della Lettera agli Ebrei.
Come ogni anno gli esercizi predicati dal Vescovo sono un momento atteso e molto seguito dai fedeli. «Un appuntamento – lo ha definito mons. Peri – con la Parola di Dio. La nuova centralità e il nuovo confronto con la Parola di Dio, che si avverte in Diocesi, rappresenta davvero un’opportunità di svolta per la nostra azione pastorale».
Dalla vita alla Parola e dalla Parola alla vita. È questo il circolo ermeneutico indicato dal Vescovo per essere in sintonia con l’Anno della Fede, ma anche per evitare che «le opportunità spirituali di questo tempo non restino estranee alla nostra vita, ma ciascuno possa porsi alcune domande per chiedersi se viviamo di fede».
E fra le opportunità spirituali mons. Peri indica il primato dei poveri.
«San Paolo nella lettera ai Galati scrive: “Soltanto ci pregarono di ricordarci dei poveri: ciò che mi sono proprio preoccupato di fare” (2,10). La nostra Chiesa abbia la coscienza che non può dimenticarsi dei poveri. La nostra Chiesa non si dimentichi di ciò che Dio vuole. Papa Francesco, evocando il Santo d’Assisi, ci ha invitato ad essere poveri con i poveri. Ad uscire cioè dalla cornice della Cappella Sistina abitando i luoghi più a margine dell’esperienza di fede».
Questa sera, sempre alle 20.30, in programma il secondo momento d’incontro e di discernimento.

26 marzo 2013