Il Vescovo rinnova il mandato a 400 ministri straordinari della Comunione

CALTAGIRONE – Nella festa del Battesimo del Signore, domenica 12 gennaio, alle ore 9.30, in Cattedrale, S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, rinnoverà il mandato ai ministri straordinari della Comunione e lo conferirà ai nuovi ministri.
«Vogliamo sottolineare, in questo modo, il valore ecclesiale, diocesano e parrocchiale, del ministero straordinario della Comunione – spiega mons. Peri -. È un servizio che il ministro svolge non a suo nome, ma a nome della comunità che in questo modo si prende cura dell’ammalato, non solo materialmente, ma soprattutto spiritualmente. In alcuni momenti l’aiuto spirituale è, infatti, ciò di cui spesso si ha davvero bisogno. Mi auguro che ogni ministro e ogni persona alla quale sarà inviato possa vivere l’esperienza spirituale di Elia in cammino verso l’Oreb: invitato dall’angelo ad alzarsi e a mangiare, “con la forza datagli da quel cibo”, Elia “camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb” (1 Re 19,8)».
Il programma dell’incontro, organizzato dall’Ufficio liturgico diocesano, prevede alle ore 9.30 un momento di riflessione, a cui seguirà la Santa Messa e la benedizione del Vescovo.
«Il ministero straordinario – spiega don Gioacchino Pusano, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano – richiama il significato di un servizio liturgico intimamente connesso con la carità, che esprime il vincolo spirituale esistente fra il malato e il mistero di Cristo sofferente, fra la Parola e il dono dell’Eucaristia che la liturgia chiama “mistero grande”, il “massimo di tutti i doni, lasciato da Cristo Signore alla Chiesa sua sposa”. La Comunione ai malati, a partire dalla Messa domenicale, è inoltre espressione della presa di coscienza da parte della comunità che anche i fratelli involontariamente assenti sono incorporati a Cristo e una profonda esigenza di solidarietà li unisce alla Chiesa che celebra l’Eucaristia. Attraverso questo servizio – conclude don Pusano – la comunità ecclesiale è quindi sollecitata a una conoscenza sempre più approfondita del mistero dell’Eucaristia e a una partecipazione sempre più viva alla sua sacramentale efficacia di salvezza».
In Diocesi sono circa 400 i fedeli che prestano questo servizio.
Per l’esercizio del ministero sono richiesti:
– formazione previa e preparazione specifica, affinché si adempia il ministero straordinario con interiore consapevolezza e religiosa competenza;
– consapevolezza di essere inviati a nome della comunità, e non come singoli;
– spirito di sacrificio (tempo, dedizione, affezione, specie nei giorni festivi);
– amore vero per l’Eucaristia, per gli infermi e gli anziani;
– attenzione pastorale che va oltre il fatto di portare la Comunione (visite, attenzione, assistenza sanitaria ed economica).
Il mandato viene conferito unicamente dal Vescovo su segnalazione dei Parroci, ed ha durata annuale.
Fu Paolo VI, nel 1973 ad istituire il ministro straordinario della Comunione. La data di nascita del ministero è segnata dalla pubblicazione dell’Istruzione Immensae caritatis (29 gennaio 1973) da parte della Congregazione per la Disciplina dei Sacramenti.

10 gennaio 2014