Il vescovo istituisce tre nuovi lettori

CALTAGIRONE – S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, nei prossimi giorni istituirà lettori i seminaristi Luca Gandolfo, Raffaele Panebianco e Luca Risuscitazione.
I riti di istituzione dei lettori saranno celebrati, a partire da domani, nelle parrocchie di origine dei seminaristi e sono in programma secondo il seguente calendario:
il 18 ottobre, alle ore 18.30, sarà istituito lettore Luca Risuscitazione, presso la Parrocchia S. Agrippina, Mineo;
il 5 dicembre, alle ore 19.30, sarà la volta di Raffaele Panebianco (della Parrocchia Madonna di Trapani), presso la Rettoria San Sebastiano, Palagonia;
ed infine, il 9 dicembre, alle ore 19.00, Luca Gandolfo, presso la Parrocchia Spirito Santo, Grammichele.
«La comunità del Seminario si prepara con gioia a vivere questi momenti – afferma il rettore mons. Umberto Pedi -. Il lettore svolge il compito di proclamare nell’assemblea liturgica la Parola di Dio. È chiamato, anche, ad istruire i fedeli a ricevere degnamente i sacramenti, a guidare la partecipazione del popolo, a dirigere il canto, ad animare e ordinare quanto attiene la proclamazione della Sacra Scrittura e il suo devoto ascolto».
Dopo l’ammissione agli ordini, per i seminaristi quella del lettorato è la prima tappa in preparazione al sacramento dell’ordine.
Il lettorato, infatti, viene conferito stabilmente ai laici non candidati al sacramento dell’ordine; è invece conferito in maniera non permanete, come una tappa significativa e formativa, a coloro che si preparano al diaconato permanente o al presbiterato.
«La spiritualità del lettore – continua mons. Pedi – si evince dalle parole con cui il vescovo gli consegna la Sacra Scrittura: ”Ricevi il libro della sante Scritture e trasmetti fedelmente la parola di Dio, perché germogli e fruttifichi nel cuore degli uomini”. Il suo servizio deve, quindi, nascere dall’amore, dall’ascolto assiduo, dallo studio e dalla meditazione della Parola di Dio, così da poterne divenire l’annunciatore e il testimone fedele presso i fratelli».
«Mi rendo conto – dichiara Panebianco – che è necessario prima di tutto che io accolga la Parola di Dio in me, con piena docilità e meditandola ogni giorno, per avere una conoscenza sempre più viva e penetrante di essa».

17 ottobre 2013