Il ministro straordinario, testimone di una fede che consola

CALTAGIRONE – Nel primo giorno della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio), domenica 18 gennaio, presso la Basilica Cattedrale, S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, rinnoverà il mandato ai ministri straordinari della Comunione e lo conferirà ai nuovi ministri.
«Questo ministero possa essere tramite di comunione, fra la comunità ecclesiale e i malati, gli anziani, i sofferenti – afferma mons. Peri -. Ci auguriamo anche che i ministri possano sviluppare e potenziare il ministero della consolazione, soprattutto quando la vita si riduce ad attesa o siamo al congedo. In tutto questo la comunità, che si esprime attraverso il servizio dei ministri, non resti ai margini, ma coinvolga tutti, a partire dai ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento dell’Eucaristia, affinché i fratelli e le sorelle sofferenti siano avvertiti come presenza attiva e significativa nella comunità stessa».
Il programma dell’incontro, organizzato dall’Ufficio liturgico diocesano (Uld), prevede alle ore 9.30 un momento di riflessione, a cui seguirà la Santa Messa e la benedizione del Vescovo.
«Il ministero straordinario – spiega don Gioacchino Pusano, direttore dell’Uld – richiama il significato di un servizio liturgico intimamente connesso con la carità, che esprime il vincolo spirituale esistente fra il malato e il mistero di Cristo sofferente, fra la Parola e il dono dell’Eucaristia. Attraverso questo servizio la comunità ecclesiale è sollecitata a una conoscenza sempre più approfondita del mistero dell’Eucaristia e a una partecipazione sempre più viva alla sua sacramentale efficacia di salvezza».
In Diocesi sono circa 400 i fedeli che prestano questo servizio.
Per l’esercizio del ministero sono richiesti:
– la necessaria ed indispensabile preparazione previa e formazione permanente perché si adempia il ministero straordinario con interiore consapevolezza e religiosa competenza;
– la consapevolezza di essere inviati a nome della comunità, e non come singoli;
– lo spirito di sacrificio (tempo, dedizione, affezione, specie nei giorni festivi);
– l’amore vero per l’Eucaristia, per gli infermi e gli anziani;
– l’attenzione pastorale che va oltre il fatto di portare la Comunione (visite, attenzione, assistenza sanitaria ed economica).
Il mandato viene conferito unicamente dal Vescovo su segnalazione dei parroci, ed ha durata annuale.

16 gennaio 2015