I GIOVANI “INCONTRANO” IL NATALE: “Non temere: ti annuncio una grande GIOIA!”

ritiro-di-avvento1CALTAGIRONE – Con un’intera giornata dedicata alla fraternità, alla condivisione della gioia e alla preghiera, i giovani della nostra Chiesa diocesana si incontreranno domani, Domenica 18 dalle ore 9.00, alla Città dei Ragazzi di Caltagirone, per lasciarsi illuminare dalla luce degli angeli che annunciano il Signore che viene ancora una volta nel suo Natale per dire al cuore di ciascuno: “Non temere! Io sono con te”.

La gioia è la trama naturale di questo tempo natalizio, allietato, come vuole l’iconografia tradizionale, dalla irruzione degli Angeli nella notte Santa, che vanno a svegliare i pastori addormentati nel freddo silenzio di una notte qualsiasi. Andare a Betlemme è l’invito ad andare a verificare le ragioni di una gioia sempre attesa, che finalmente illumina il buio e riempie di canti di gioia la notte stellata.

Questo canto e questa visione di angeli hanno accolto i giovani che numerosi si ritroveranno per il loro ritiro d’Avvento. Preparato dall’Ufficio di Pastorale Giovanile Vocazionale, esso vuole essere l’approccio “serio” al mistero della Venuta del Signore nella nostra carne. Tante luci e tante nenie, tanto folklore intorno a noi per predisporre il cuore al fascino del Natale, ma c’è bisogno anche di interiorità, di silenzio, di intimità, per dire parole importanti in questo contesto a tratti distratto e consumistico.

«Con il ritiro spirituale d’Avvento – afferma don Jonathan Astuto, direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile Vocazionale – vogliamo offrire l’opportunità dell’incontro fra le diverse realtà giovanili e fare sperimentare ai giovani della nostra diocesi la vicinanza del Signore, l’Emmanuele, il Dio con noi, che ci chiede di andare controcorrente e di essere testimoni credibili del suo amore».

Dopo una mattinata riservata ad attività di gruppo per declinare del Natale tutte le sue sfumature e implicazioni spirituali, i giovani nel pomeriggio dedicheranno un tempo alle testimonianze, fino a concludere con la Celebrazione Eucaristica. In essa quel che per tanti è percezione sentimentale, per chi crede diventa Sacramento vero, partecipazione intensa e appartenenza consapevole a un Mistero che non può essere banalizzato da comportamenti tradizionali superficiali. La grande gioia che la fede dei credenti vuole sentirsi annunciare e scambiarsi come augurio è molto di più.

17 Dicembre 2016