Giornata pro-Seminario 2015. Preghiera, cura e accompagnamento per le vocazioni

CALTAGIRONE – Domenica 25 gennaio, la Chiesa calatina celebra la Giornata diocesana pro-Seminario.
«La Giornata del seminario – afferma S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone – serve a richiamare l’attenzione, la cura, l’impegno di tutti verso i seminaristi e i loro educatori, a partire dalla preghiera, dalla simpatia, dall’accompagnamento. Mi auguro che questa sensibilità pervada la comunità credente, e che questo impegno sia vissuto non solo in questa giornata, ma ogni giorno dell’anno».
“È bello con Te” è lo slogan della giornata, scelto sulla scia del tema proposto per la 52° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni (Vocazioni e santità: toccati dalla Bellezza, 26 aprile 2015) e delle indicazioni dell’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni.
«Stupore, gratitudine e adorazione – afferma don Giovanni Dimartino, rettore del Seminario -, come ci ricorda papa Francesco, sono i tre atteggiamenti che nascono nel cuore della persona quando si trova di fronte all’abbondanza della messe: “la messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!”. Queste parole ci sorprendono, perché tutti sappiamo che occorre prima arare, seminare e coltivare per poter poi, a tempo debito, mietere una messe abbondante. Gesù afferma invece che la messe è già abbondante, che non bisogna aspettare. Ma chi ha lavorato perché il risultato fosse una tale abbondanza? La risposta è una: Dio».
La Chiesa diocesana, nel corso degli ultimi anni, ha promosso dei cambiamenti finalizzati a migliorare le opportunità formative dei seminaristi: dalla scelta della sede di residenza, alla formazione dei formatori, alle strategie di formazione…
Da quest’anno la comunità del Seminario risiede presso la Casa salesiana di Barriera-Catania, così i 14 alunni frequentati lo Studio teologico “San Paolo” potranno avere maggiore tempo per lo studio e per il risposo.
«Abbiamo anche ridotto i pericoli delle continue trasferte – aggiunge mons. Peri -. Credo che possa essere utile per i seminaristi vivere in un ambiente culturale e relazionale più vasto, compiendo un salto formativo di qualità e allargando le loro visioni del mondo. A questo obiettivo siamo arrivati coinvolgendo nel discernimento tutta la comunità diocesana. Il Seminario non è il luogo dove si delega la formazione dei seminaristi, ma è il grembo fecondo di una Chiesa che in un contesto bello, di fiducia, di speranza, di promozione accompagna nel discernimento del disegno di Dio per sé e per la comunità».
L’equipe formativa è guidata dal rettore, don Dimartino, ed è composta da mons. Umberto Pedi (direttore spirituale) e da don Nuccio Caniglia (economo).

23 gennaio 2015