Gesù, sommo ed eterno Sacerdote, ha accolto tra i santi nel cielo il suo servo fedele Mons. Mario Messina

“Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio… Per una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé: li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto. Nel giorno del loro giudizio risplenderanno” (Sapienza 3,1-7)

 

CALTAGIRONE – All’età di 88 anni, il Signore ha chiamato a sé, per celebrare l’eterna liturgia del cielo, Mons. Mario Messina.

Presbitero esemplare ha servito con zelo e generosità questa Chiesa diocesana, che amava profondamente, ricoprendo una molteplicità di servizi e mansioni a cui è stato chiamato nella sua lunga e laboriosa esistenza, e che ha espletato sempre con la discrezione che gli era propria.

Nato a Caltagirone il 24 settembre 1929, fu ordinato presbitero da Mons. Pietro Capizzi il 29 giugno del 1952. Cappellano dell’Ospedale civico dall’1 ottobre 1954, dedicò attenzioni particolarissime alla Pastorale Sanitaria, di cui animava tutte le espressioni e manifestazioni. Canonico del Capitolo Cattedrale, ha attivamente preso parte alla vita diocesana come membro degli organismi di partecipazione presbiterale e pastorale.

Dal 1961 Vice Cancelliere e poi Cancelliere della Curia Vescovile, accanto ai Vescovi Mons. Pietro Capizzi, Mons. Francesco Fasola e Mons. Carmelo Canzonieri, fu pro-Vicario e poi Vicario Generale di Mons. Vittorio Mondello. Il suo servizio si è prolungato anche con Mons. Vincenzo Manzella e Mons. Calogero Peri, finché le sofferenze sopravvenute hanno reso progressivamente sempre più faticoso il suo impegno e la sua presenza. Delegato per le Feste Religiose e responsabile delle Confraternite, ha profuso sempre nei luoghi del suo servizio ecclesiale una dedizione puntigliosa e garbata, esercitata con equilibrata e prudente saggezza. Ha anche curato a lungo il servizio spirituale come Cappellano alle Suore di Gesù Redentore (Protettorato S. Giuseppe), officiando la Chiesetta degli Angeli Custodi. Ha curato anche il Movimento Apostolico Ciechi e la FUCI e ha partecipato attivamente alle attività dell’Associazione “Amici di Mons. Fasola”. Il 2 maggio del 1979 è stato annoverato tra i Cappellani di S. Santità. Ha condotto fin dal suo nascere l’emittente televisiva TELERADIOVITA a nome della cooperativa omonima.

Negli ultimi tempi, affetto da totale cecità, è stato accolto a casa della sorella e dei familiari, cui va il sentimento della solidarietà e gratitudine, lasciando in eredità la testimonianza commovente della serena offerta della vita al Signore, nella preghiera assidua e nell’abbandono pieno alla volontà di Dio.

«In molti hanno conosciuto e sperimentato i tratti umani e sacerdotali di Mons. Mario – dice mons Calogero Peri – la personalità discreta e riservata di un uomo di fede, che sapeva coniugare l’obbedienza con la competenza puntigliosa. La sua figura minuta, all’occorrenza energica e scrupolosa, era segno e testimonianza della sua integra fedeltà al suo sacerdozio e alla sincera passione per il Vangelo, che sapeva trasmettere nella semplicità dei modi e delle parole, anche in tempi di cambiamento come quelli vivaci legati alla stagione conciliare. Il Signore che lo scelse tra gli operai solerti della sua vigna, lo accoglie oggi tra i suoi servi fedeli per cantare in eterno la sua gloria».

Per consentire ai molti amici ed estimatori di porgere l’ultimo saluto nel segno della gratitudine e della preghiera, sarà allestita oggi stesso nella Chiesa del Crocifisso di Via Duomo la camera ardente, in attesa del Funerale che sarà celebrato dal Vescovo in Cattedrale alle ore 16 di domani, giovedì 5 Aprile.

 

Elogio funebre

 

4 Aprile 2018