Venerdì 5 luglio alle ore 20:30, presso il Chiostro di San Nicolò, sarà presentato in prima assoluta “Appello ai liberi e forti”, monologo teatrale scritto da Francesco Failla, interpretato da Sebastiano Lo Monaco, con la regia di Salvo Bitonti e le musiche di Dario Arcidiacono.
Tratto dagli scritti di Luigi Sturzo, “Appello ai liberi e forti” ripercorre la formazione, le idee, il progetto politico, la vocazione sacerdotale e l’impegno per il bene comune del Servo di Dio di Caltagirone.
La sera del 18 gennaio del 1919, dall’albergo Santa Chiara di Roma veniva diffuso l’Appello a tutti gli uomini liberi forti, con l’annesso Programma, in 12 punti, del Partito Popolare Italiano.
Nell’Italia e nell’Europa tumultuosa, e irrequieta, della fine della Prima guerra mondiale, don Luigi Sturzo, dopo un lungo e intenso tragitto personale, in comunione con altri, inaugurava l’esperienza di un partito nazionale di ispirazione cattolica, ma laico, con caratteri programmatici e riformatori. Chiave di volta dell’Appello è la libertà, intesa come elemento costitutivo della vita cristiana e della vita pubblica, riferimento ed ispirazione che accompagnerà sempre don Sturzo nella sua vicenda civica, umana, politica e religiosa.
Esso riveste, per i suoi alti richiami morali e politici una fonte di indubbia attualità che parla con forza democratica e libera, non retorica, all’oggi e alle nuove problematiche poste dalla contemporaneità all’Italia, all’Europa, che al complessivo assetto internazionale.
La commemorazione dell’evento porta in scena l’Appello di Sturzo, promuovendo un dibattito sulla sua attualità.
Don Luigi Sturzo in teatro al Festival dei Due Mondi di Spoleto
