CALTAGIRONE – L’Anniversario della Dedicazione della Cattedrale San Giuliano richiamo di unità e organicità.
L’Assemblea Diocesana dei Catechisti e il rilancio di un laicato attivo e qualificato
CALTAGIRONE – Nella Cattedrale è visibilmente espresso il richiamo all’unità e organicità della Chiesa diocesana, che ritrova proprio attorno al carisma apostolico del Vescovo la sua identità spirituale, sacramentale e territoriale di Corpo di Cristo che cammina nel tempo e si fa anima della storia. “Per questa ragione – afferma don Salvatore De Pasquale, vicario generale della diocesi di Caltagirone – tra gli impegni assunti all’indomani del Bicentenario si volle che la ricorrenza annuale venisse celebrata con la dovuta Solennità perché fosse sempre più evidente che la Basilica Cattedrale venisse percepita come “luogo teologico” e identitario della Chiesa locale, in cui il Mistero della vita cristiana svelasse la sua natura di Corpo di Cristo “carne viva e vera” e organismo “compatto e ben compaginato” dell’evento salvifico che si caratterizza come popolo in cammino verso la Salvezza”. Perché tale mistero di comunione reale e sacramentale della nostra ecclesialità sia evidenziato, Martedì 4 Luglio, alle 18,30 sarà celebrata una solenne Eucaristia presieduta del Vescovo Mons. Calogero Peri insieme ai Presbiteri che lo collaborano nell’impegno di Evangelizzazione e cura pastorale dei credenti.
Quest’anno il Vescovo Calogero ha desiderato far precedere la Celebrazione liturgica con l’Assemblea Diocesana dei Catechisti convocata per le 16,30 nel contesto di un percorso formativo sistematico di Metodologia, che il Direttore dell’Ufficio don Michelangelo Franchino – insieme ai Responsabili dei vari settori dell’Ufficio: don Matteo Malgioglio per il Biblico, don Gioacchino Pusano per il Catecumenato e don Marco Casella per la Disabilità – ha promosso proprio perché l’azione di Evangelizzazione assumesse le caratteristiche di uno stile pastorale generoso e sinodale improntato su quella azione missionaria di cui Papa Francesco si fa promotore e annunciatore instancabile. “Offrire indicazioni sul modo e i metodi della formazione – afferma don Franchino – evidenzia l’urgenza di ribadire la necessità, nelle nostre comunità ecclesiali, di dare più posto e più importanza alla formazione dei catechisti, troppo spesso trascurata o sottovalutata. Deve crescere la convinzione che «investire» nella formazione è un’impresa di sicuro rendimento. Qualsiasi attività pastorale, infatti, che non faccia assegnamento per la sua realizzazione su persone veramente formate e preparate, mette a rischio la sua qualità. Gli strumenti di lavoro non possono essere veramente efficaci se non saranno utilizzati da catechisti ben formati. In tal senso speriamo di continuare questo percorso arduo, ma di sicuro investimento per il futuro”.
I nuovi tempi, in effetti, sono caratterizzati da una diffusa laicizzazione e scristianizzazione dei modelli esistenziali che rischiano di rendere superficiale e quasi profano quel Cammino di Fede che mai come oggi esige viceversa di rispondere con scelte impegnative e culturalmente significative della volontà di andare ben oltre le tradizionali consuetudini celebrative, per assumere, a partire proprio dal coinvolgimento e dagli intendimenti formativi delle famiglie e dall’accompagnamento dei fanciulli, le caratteristiche di una scelta di vita non occasionale e abitudinaria ispirata molto seriamente dai valori impegnativi del Vangelo.
Caltagirone, 3 Luglio 2023