CALTAGIRONE – A Mario e Luigi Sturzo
la nuova intitolazione della Biblioteca diocesana
Il vescovo Peri: “Promuoviamo la devozione e l’invocazione”
La cerimonia alla presenza delle autorità civili e militari
CALTAGIRONE – Giorno 26 novembre alle ore 16:30 nel Chiostro della sede vescovile di piazza San Francesco D’Assisi, S. E. mons. Calogero Peri presiederà la cerimonia per la nuova intitolazione della biblioteca diocesana che sarà dedicata ai fratelli “Mario e Luigi Sturzo”. Con il Vescovo interverranno il sindaco Fabio Roccuzzo, l’assessore Claudio Lo Monaco, don Fabio Raimondi, incaricato diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e Francesco Failla, direttore della biblioteca e dell’archivio storico. A seguire sarà celebrata la solenne Liturgia Eucaristica nella Chiesa del SS. Salvatore alla presenza della autorità civili e militari.
L’evento storico si colloca all’interno di un ricco programma di eventi promosso, in collaborazione con il Comune di Caltagirone, in occasione del 150esimo anniversario dalla nascita di don Luigi Sturzo (1871-1959) e della sorella gemella Emanuela. Lo scopo è quello di riscoprire la figura del calatino Servo di Dio, straordinario testimone dell’impegno sociale e culturale per il bene comune.
La nuova intitolazione della Biblioteca diocesana – afferma il dott. Francesco Failla – esprime la volontà di tener viva la testimonianza e l’impegno di due grandi uomini che da Caltagirone hanno contribuito con la forza della loro spiritualità e delle loro idee, a suggerire e indicare nuove vie per un umanesimo veramente radicato nel Vangelo, in ambito politico e culturale. Quella di Mario e Luigi Sturzo è un’eredità culturale da valorizzare e far conoscere, capace ancora oggi di offrire visioni più che mai attuali e attuabili per il bene comune e la crescita delle comunità.
Il Servo di Dio Luigi Sturzo fu tra i primi responsabili della biblioteca; egli favorì una vivace circolazione di opere teologiche, ecclesiologiche e letterarie, come testimonia il registro dei prestiti di allora siglato nella qualità di bibliotecario. Anche il Servo di Dio Mario Sturzo – filosofo, letterato, uomo di profonda cultura – si formò nel Seminario vescovile di Caltagirone, ne diventò docente e poi Prefetto agli Studi; insegnò materie letterarie e teologia e tra i suoi alunni vi fu anche il fratello Luigi.
Intendiamo mettere alla luce – dichiara mons. Calogero Peri – la genialità e la lungimiranza del pensiero e dell’azione di questi due fratelli calatini, Mario il filosofo e Luigi il sociologo, che furono accomunati dalla santità di vita fondata nel battesimo e alimentata dalla loro vocazione sacerdotale. Come Chiesa diocesana, dunque, siamo chiamati a farci eredi di questo livello alto di vita cristiana e siamo, altresì, esortati a rendere merito a questi figli illustri promuovendone una memoria che sia anche devozione e invocazione.
Il patrimonio iniziale della biblioteca è rappresentato dalle donazioni del canonico Salvatore Aprile Chiarandà (1818-1882), dell’avv. Giuseppe Ingrassia (1817-1897) e di mons. Saverio Gerbino, vescovo di Caltagirone (1887-1898). La donazione del vescovo Gerbino e dell’avv. Ingrassia furono così importanti che la biblioteca, pur senza un decreto specifico, fu comunemente denominata “Biblioteca Gerbino-Ingrassia”. Negli anni Trenta del Novecento, sotto l’episcopato di mons. Giovanni Bargiggia (1927-1937), la biblioteca venne definitivamente collocata in una parte dei locali che occupa attualmente all’interno del Complesso monumentale dei Frati Minori Conventuali e il vescovo, consacrato dalle mani di Pio XI, intitolò al Santo Padre la biblioteca di Caltagirone. Oggi, il patrimonio complessivo della Biblioteca è di oltre 40.000 opere – tra cui anche una consistenza libraria del fondo speciale “Mario e Luigi Sturzo” che, ad oggi, vanta un migliaio di volumi – e il catalogo è consultabile su www.beweb.chiesacattolica.it e www.sbn.it.
25 Novembre 2021