Il presepe nella barca, in memoria di tutti i migranti di Lampedusa

PALAGONIA – Una barca di 4 metri al centro dell’aula liturgica della Parrocchia Madonna di Trapani, con sculture in ceramica dell’artista calatino Giacomo Alessi, allestiranno, dal 23 dicembre prossimo, alle ore 18.00, il presepe d’arte “S-confiniamo”.
L’installazione è realizzata dalla comunità parrocchiale guidata da don Piero Sortino, con la partecipazione gratuita di Alessi, ed è patrocinata dal Comune di Palagonia. La barca è stata messa a disposizione dalla Guardia Costiera di Riposto.
La simbologia della barca rimanda subito all’immagine teologica della Chiesa, ma don Sortino invita i fedeli e la comunità a vederci altro, in particolare i migranti che solcano il mar Mediterraneo per giungere alle porte di Lampedusa.
«Questo nostro presepe è una provocazione – dichiara il parroco -, non nel senso della sfida, ma nel senso della vocazione. È un invito a un cristianesimo audace e concreto, un invito a prendere il largo nella barca del Signore. Il presepe nasce, infatti, dall’indignazione alla quale abbiamo partecipato dopo il naufragio di Lampedusa, e che in questi mesi si è rinnovata assistendo ad altri episodi choc come la disinfestazione dei migranti, il suicidio di un giovane ospite del Cara di Mineo, o la nuova ribellione dei residenti dello stesso Centro di accoglienza».
La cerimonia d’inaugurazione prevede due momenti. Dapprima sarà possibile per i presenti scoprire la bellezza artistica e i messaggi del presepe; successivamente, sulle sensazioni e sui temi suscitati, si discuterà in una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Ilenia Petracalvina, alla quale prenderanno parte Valerio Marletta (sindaco di Palagonia), Alessi, lo scrittore Domenico Seminerio, p. Antonio Damiani sj (presidente del Centro Astalli di Catania), sr. Olga Rua (direttore dell’Ufficio missionario diocesano), don Luciano Di Silvestro (direttore della Caritas diocesana). Saranno presenti anche alcuni ospiti del Cara di Mineo e dello Sprar di Palagonia. Durante i lavori saranno proiettate delle immagini delle migrazioni nel mare Mediterraneo e saranno eseguite delle arie musicali.
Messaggi di elogio per l’iniziativa sono giunti a don Sortino dal presidente della Camera, Laura Boldrini, e dal sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. Fra le proposte avanzate in questa circostanza dal parroco della Madonna di Trapani all’amministrazione di Palagonia, anche un gemellaggio con Lampedusa, per dare basi più concrete alle idee manifestate.
«Abbiamo pensato a questo momento come un’opportunità artistica, culturale e sociale – aggiunge don Sortino -. Un’occasione per confrontarci sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza che non sono certamente di facile lettura. La Chiesa vuole però offrire il suo contributo, come ha spesso fatto soprattutto con il nostro Vescovo. In questa occasione vogliamo utilizzare tutti i linguaggi possibili: la musica, le immagini, la parola, il racconto… E soprattutto vogliamo costruire un percorso per integrare questi temi nel nostro cammino di fede, offrendo quindi non una lettura politica, ma una visione ecclesiale e di fede».
L’installazione, che certamente non rientra nei canoni della tradizione, ma che vuole comunicare la novità stessa del Natale, sarà visitabile dal 23 dicembre al 12 gennaio 2014, dalle ore 17.00 in poi, per permettere ai visitatori di cogliere, nei giochi di luce, gli incantevoli tratti e le sfumature delle opere di Alessi che “daranno vita alla barca”.

21 dicembre 2013