Il bene comune, cos’e’ e come lo si puo’ realizzare

CALTAGIRONE – Mercoledì 23 aprile, alle ore 19.00, presso il Seminario Estivo in c.da San Bartolomeo, l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro (Ups) organizza la Serata sociale diocesana sul tema “Bene comune: orizzonte per una crescita umana e spirituale”.
La Serata sociale si colloca a conclusione del Corso di formazione all’impegno sociale e politico, promosso dall’Ups, che dal 17 gennaio c.a., in sette incontri, ha visto ben 150 iscritti, adulti e giovani, seguire un percorso di studio e di approfondimento sulla Costituzione italiana e sulla Dottrina sociale della Chiesa.
«Questo incontro, a più voci – spiega don Tino Zappulla, direttore Ups -, coincide con la chiusura del corso, ma vuole diventare altresì un ponte che ci proietti verso altri itinerari di formazione al sociale e alla politica».
Il programma della serata prevede gli interventi di don Piero Sapienza (direttore Ups, Catania), Renata Giunta (coordinatrice provinciale dell’Associazione Libera, Siracusa), Sandro Mauro (vice direttore Ups e tutor Progetto Policoro, Nicosia), Marzia Carrubba (responsabile di redazione “In dialogo” e membro Ups, Nicosa), don Angelo Saraceno (direttore regionale Ups), don Gianni Zavattieri (vicario generale, Caltagirone).
«Con quest’ultimo appuntamento – aggiunge don Zappulla – intendiamo approfondire il concetto di bene comune, che è poi la ragione fondante del nostro essere cittadini. Le voci presenti ci faranno conoscere non solo il significato del termine, ma anche come lo si può declinare all’interno dell’impegno cristiano e in alcuni ambiti particolari: Progetto Policoro e Associazione Libera. La presenza di don Saraceno offrirà, inoltre, delle indicazioni preziose su come la Chiesa siciliana e italiana orienta e promuove la sua pastorale sociale».
Nelle intenzioni degli organizzatori, la Serata sociale si propone, soprattutto, come un’occasione per condurre la comunità diocesana ad una maggiore consapevolezza e ad un più concreto impegno nei diversi ambiti di vita, a partire dalla politica, perché, come spiegano i Vescovi italiani, «per una evangelizzazione integrale occorre educare alla dimensione socio-politica cristiani che sappiano essere cittadini consapevoli e attivi, che sul territorio facciano la loro parte e non subiscano passivamente gli avvenimenti» (Le comunità cristiane educano al sociale e al politico, n. 4).
«Alla fine del Corso di formazione all’impegno sociale e politico – conclude don Zappulla – colgo l’occasione per ringraziare quanti hanno dato il loro contributo per la riuscita di un evento che ha visto una generosa risposta, soprattutto dei giovani».

19 aprile 2014