Pasqua. Mons. Peri: “Dio ha ribaltato la grossa pietra che tiene sempre chiusa la speranza nel mondo e nel nostro cuore”

CALTAGIRONE – Si celebra oggi la Pasqua del Signore. S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, preside, questa mattina, in Cattedrale, il Pontificale di Pasqua, alle ore 11.00.
Ieri sera, sempre in Cattedrale, il Vescovo ha presieduto la Veglia di Pasqua.
«Il Vangelo di Pasqua – spiega mons. Peri – ci racconta di una serie di personaggi che si muovono nel buio – “era ancora buio” – senza sapere che andranno incontro alla risurrezione.
Una prima meraviglia. Quello che per l’uomo è impossibile, ribaltare la grossa pietra che tiene sempre chiusa la speranza nel mondo e nel nostro cuore, è avvenuto. È stata ribaltata la pietra del sepolcro… e noi non ci abbiamo messo neppure un dito.
Non siamo neppure capaci di accogliere immediatamente l’intervento di Dio nella storia.
Pietro e Giovanni corrono per andare a constatare di persona se hanno rubato il corpo del Signore. Non pensano alla risurrezione. Però corrono.
E qui cambia il ritmo della storia – aggiunge -, il modo con cui cercano di capire la storia del loro amico. Quella storia è determinante per comprendere la nostra vicenda e soprattutto per sapere dove andrà a fine quella voglia di vita che ci portiamo dentro.
È sottolineato che è il discepolo che Gesù amava, che arriva per primo. L’amore corre subito, in anticipo, prima di altro e di altri.
Lì c’è tutta la fatica di constatare di vedere, non direttamente, che Cristo è risorto.
Troveranno e troveremo ancora oggi dei segni: la pietra ribaltata, il sepolcro vuoto, dei teli lì e il sudario da un’altra parte.
Bisogna ancora chinarsi e comprendere che c’è un modo sorprendente per arrivare, oggi come ieri, alla risurrezione del Signore: la Scrittura.
È commovente vedere come i discepoli dicano non che non avevano capito la risurrezione, ma la scrittura. Oggi la scrittura è ancora il modo per incontrare il Signore. Auguri a tutti!».

20 aprile 2014