MINEO – Il XXII Cammino, che si svolgerà a Mineo domenica 26 novembre, Solennità di Cristo Re, esprime ancora una volta il desidero di questa Chiesa Calatina di accogliere la sfida dell’impegno a farsi “anima credente” di questo territorio e fermento delle realtà familiari e sociali che la compongono.
Il raduno è previsto nella Parrocchia S. Agrippina, dove si inizierà con la Preghiera. Seguirà il Cammino lunghe le vie del paese fino a raggiungere la Parrocchia di S. Maria Maggiore, dove il Vescovo presiederà l’Eucaristia.
«L’impegno di evangelizzazione – aggiunge il Delegato del Vescovo don Nicola Renda – celebrato nelle modalità semplici ed essenziali della pietà popolare e della coerente quotidianità ispirata alle proprie radici cristiane, al di là degli aspetti ‘pittoreschi’ del folklore, dicono la genuinità di un sentimento di appartenenza che risale alla loro funzione primaria (magari un po’ trascurata), che consiste nel mostrare e testimoniare una Fede, che deve essere convenientemente alimentata e irrobustita dalla Grazia di Dio che non viene mai meno, manifestandone apertamente la forza spirituale che le ha generate».
Queste benemerite realtà aggregative, magari un po’ datate, ma sovente e a torto considerate frettolosamente orpelli di un passato anacronistico col loro “scendere in strada” con insegne, labari e abiti propri e caratteristici, chiedono di essere riconosciute e restituite alla loro funzione educativa ed evangelizzatrice. Sono indubbiamente una grande risorsa reale e potenziale per la Chiesa, nell’esercizio feriale e capillare della testimonianza. Uomini, donne, giovani, insiemi di famiglie, intraprendono percorsi di fede, con un impegno che va coltivato perché possa giungere a maturazione, come leggiamo nella Christifideles laici, al n. 24, dove Giovanni Paolo II, afferma: “La testimonianza del fedele laico nasce da un dono di grazia riconosciuto, coltivato e portato a maturazione“.
«Per l’anno pastorale 2017/18 – dice il Vescovo S. E. Mons. Calogero Peri – la Chiesa Calatina ha scelto come obiettivo prioritario l’impegno di radicarsi ancora di più, dinamicamente e visibilmente, negli snodi cruciali del vivere sociale e culturale nei quali proprio la famiglia è sottoposta a sollecitazioni e provocazioni che ne mettono a dura prova la consistenza. È sotto gli occhi di tutti la preoccupazione e lo smarrimento di tante famiglie che chiedono di essere ascoltate e considerate con occhi e cuore nuovi, aldilà di ogni timore per riscoprire le nuove frontiere dell’intelligenza, dell’accoglienza e della Misericordia».
La “Chiesa in uscita” tanto invocata da Papa Francesco, abita anche in queste espressioni antropologiche e culturali, in cui il Popolo dei credenti recupera la sua ‘vocazione missionaria’, non tanto nel folklore delle memorie del passate, ma nella originalità sempre attuale della forza inesauribile del Vangelo, recuperata alla certezza di un disegno d’amore di un Dio fedele e misericordioso.
L’incontro si concluderà alle ore 13,00 con un’Agape fraterna.
25 Novembre 2017