CALTAGIRONE – «La Solennità del Corpo e Sangue del Signore, che raduna visibilmente la comunità cristiana attorno al Mistero della presenza reale, sostanziale e sacramentale del Signore Gesù nella sua Chiesa, che ne è Corpo, è come una esplosione gioiosa della grande verità che ci fa Popolo di Dio in cammino nella storia – dice Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone -. La volontà di farsi per noi cibo e bevanda nell’Eucaristia è “pienezza di verità”, espressione intensa che svela ai suoi che sono nel mondo, la profondità e totalità dell’amore del Padre per questa umanità pellegrina cui appartiene la vocazione di portare quotidianamente la consapevolezza e la fatica delle speranze dell’uomo, di ogni uomo».
Anche quest’anno Domenica 23 giugno p.v. questo grande mistero troverà la sua visibilità nella celebrazione liturgica solenne: nella nostra Chiesa diocesana, come in ogni angolo del mondo – in comunione spirituale con tutte le comunità nello splendore delle grandi Cattedrali come nei più remoti ‘cenacoli’ della terra – celebreremo l’unico grande Mistero e Sacramento.
Il Popolo di Dio, che da sempre ne percepisce l’importanza, affollerà le chiese e le strade di ogni paese con la varietà dei segni e la ricchezza delle tradizioni e simbologie locali, mostrando anche nella dimensione folkloristica, tutta la vitalità e vivacità di una Comunità che crede, canta e cammina per riaffermare la sua gioiosa e tenace fedeltà al mandato del Signore, che ci invia a raccontare a tutti la certezza della Salvezza e della Speranza cristiana.
A Caltagirone sarà S.E. mons. Calogero Peri a presiedere nel Piazzale del Giardino Pubblico, alle ore 18.30, la Celebrazione eucaristica unitaria che si prolungherà nella Processione del clero e del popolo credente nelle sue molteplici articolazioni che percorrerà le vie Roma, Giorgio Arcoleo e P.pe Umberto per concludersi sul sagrato della Parrocchia S. Anna, dove si concluderà con la solenne Benedizione.
Perché emerga con forza questa compattezza e coesione della Comunità attorno al Vescovo, che ne è Liturgo, Maestro e Segno, nel pomeriggio in città non saranno celebrate altre Messe.
Quando il Concilio riaffermava la centralità dell’Eucaristia come Mistero e Sacramento con la formula fons et culmen (sorgente e pienezza), sintetizzava mirabilmente la natura e la sostanza della Chiesa, la cui vocazione è appunto quella di «credere e impegnare tutta se stessa – dice ancora mons. Peri – non solo nel Segno sacramentale, ma nella prassi quotidiana, riversando ogni energia in questo compito di “abitare la storia” con l’energia che le viene dal nutrirsi ogni giorno del Pane di Vita eterna. È solo questo il suo modo autentico di accompagnare gli uomini di buona volontà a riconoscere nel gioioso annuncio del Vangelo la sostanza della salvezza possibile e desiderata. La Chiesa-Serva si ripropone all’infinito come offerta nella “carne viva” dell’umanità per la potenza dello Spirito che si fa anima di un Amore senza limiti».
21 giugno 2019