GRAMMICHELE – Si conclude domani, 3 febbraio, alle ore 19.30, presso la Parrocchia Matrice, con la Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, la visita pastorale a Grammichele.
Iniziata sabato 12 gennaio, la visita è stata articolata in una pluralità di momenti, con appuntamenti dedicati alla vita cittadina: dall’incontro con i vertici politici e amministrativi, le forze dell’ordine, le scuole, il mondo del lavoro, della cultura, dell’associazionismo; ai momenti dedicati alla cura pastorale delle sei comunità parrocchiali – la Parrocchia di San Michele Arcangelo, la Matrice (guidata da don Mariano Randello); la Parrocchia dello Spirito Santo (della quale è parroco don Michele Guzzardi); le Parrocchie di Sant’Anna e di Santa Maria di Lourdes (guidate da don Francesco Attaguile); la Parrocchia di Gesù Adolescente (retta da don Tino Zappulla); e la Parrocchia di Maria SS. Addolorata (guidata da don Vittorio Ghirlanda) -, dei movimenti e delle aggregazioni laicali, dei soggetti più fragili, dei giovani, delle famiglie. E c’è stato anche spazio e tempo per gli incontri diocesani.
«Ringrazio i sacerdoti, i rappresentanti delle istituzioni, i fedeli, l’intera comunità di Grammichele per l’accoglienza riservata – dichiara mons. Peri -. Ho avuto modo di conoscere meglio questa vivace realtà. Spero che questo momento di vita ecclesiale, che abbiamo condiviso, confermi ciascuno nella fede, e lo inviti, allo stesso tempo, a non accontentarsi del già fatto, ma ad aprirsi sempre all’ascolto della Parola di Dio, a relazioni fraterne, all’ospitalità nei confronti dell’estraneo».
Interesse e attenzione hanno accolto il Vescovo in ogni occasione pubblica.
«È stata un’esperienza di Chiesa viva, fondata sulla Parola di Dio e su relazioni fraterne – dichiara don Attaguile -. Soprattutto durante le lectio, il Vescovo ha sottolineato questo messaggio che è stato accolto da tutti come invito a ripensare la nostra regola di vita personale e comunitaria».
La disponibilità all’ascolto della Parola di Dio, per don Ghirlanda, è stato fra i messaggi più forti recepiti dalla comunità. Da qui «l’auspicio di una sempre maggiore presa di coscienza della necessità di un ritorno vero e sincero all’ascolto della Parola. Un invito convito a verificare la nostra vita a partire dal desiderio dell’ascolto e non dalla voglia d’essere ascoltati pensando di possedere verità da imporre».
2 febbraio 2013