Si chiude l’anno pastorale del Centro missionario diocesano

CALTAGIRONE – Domenica 14 giugno, alle ore 19.00, nella suggestiva cornice della Scala Maria SS.ma del Monte, sarà celebrata la Messa delle nazioni, a conclusione dell’anno pastorale del Centro missionario diocesano (Cdm), diretto da suor Olga Rua sgr.
La Celebrazione eucaristica sarà presieduta da S.E. mons. Bruno Pedron, vescovo della Diocesi di Ji Paranà (Brasile).
Concelebreranno don Enzo Mangano e don Matheos Sheneuda, sacerdote della diocesi di Asiut (Egitto).
«Papa Francesco – afferma suor Olga – ci ricorda che “la missionarietà non è solo una questione di territori geografici, ma di popoli, di culture e di singole persone”. Siamo tutti invitati a fare diventare parte essenziale della nostra vita il mandato di Gesù ad essere suoi testimoni in tutto il mondo».
Da quasi dieci anni la Messa delle nazioni, celebrata la prima domenica di ogni mese, nella Chiesetta di San Giuseppe (centro storico di Caltagirone) sempre alle ore 19.30, rappresenta un momento d’incontro sia per quanti operano, a vario titolo, in gruppi o singolarmente, all’attività missionaria e di promozione missionaria della Diocesi; sia per quanti desiderano scoprire la dimensione missionaria del proprio battesimo.
Sono numerosi i progetti condotti dal Cdm, in cinque Continenti, in collaborazione con: Co.p.e. (cooperazione paesi emergenti) associazione di volontariato internazionale; Gruppo Missionario Ospedaliero e Amici missionari; e altre realtà religiose dai Comboniani, ai Camilliani, dai Missionari dei poveri del terzo mondo, ai Salesiani…
«Ringrazio quanti hanno sostenuto, in vario modo, l’attività del Cdm in questo anno pastorale – conclude suor Olga -. Il Centro missionario invita e coinvolge uomini, donne, bambini, anziani, consacrati, ammalati, immigrati, famiglie, scuole, parrocchie… in un’esperienza che solo il Vangelo di Gesù può rendere possibile: la fraternità nella diversità e nello scambio di vissuti e di fede, che si fa rendimento di grazie a Dio Padre per il suo amore. Il nostro pensiero va ai missionari e alle comunità credenti che in ogni parte del Mondo subiscono violenze e terrore. A loro rivolgiamo la nostra preghiera e il nostro impegno concreto».

12 giugno 2015