CALTAGIRONE – S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, ha presieduto oggi, alle ore 11.00, presso la Basilica di San Giacomo, la Santa Messa in occasione della Festa del Santo apostolo, patrono di Caltagirone e della Diocesi.
Alla Messa, concelebrata dal presbiterio diocesano, e alla quale ha preso parte un grande numero di fedeli e di devoti, erano presente il Sindaco della Città, Nicola Bonanno, con la giunta, e il presidente del Consiglio comunale, Luigi Giuliano.
Nell’omelia, il vescovo ha invitato la comunità ecclesiale a vivere il giorno della Festa come un’occasione per un incontro personale e comunitario con San Giacomo, testimone della fede in Gesù.
«La fede – ha detto mons. Peri – non è un’esperienza che si può vivere a cuor leggero, come una passeggiata. La fede porta dentro tutta la pienezza e il mistero della vita che siamo invitati ad accogliere».
Il vescovo ha quindi esortato i fedeli ad assumere tre atteggiamenti nella vita di fede.
Il primo: l’ascolto della Parola di Dio. «Senza l’ascolto della Parola non c’è fede – ha detto -. La fede nasce dall’ascolto. Siamo invitati ad un incontro pieno con la Parola di Dio, un incontro non frammentato e frammentario».
Il secondo: lo sguardo profetico sulla vita. «C’è sempre una riserva di senso – ha commentato mons. Peri -, qualcosa che rimane nascosto in ogni esperienza di vita, un “mistero della bellezza”. È lì che possiamo trovare il senso di tutto ciò che viviamo o che ci accade. Riponiamo la nostra speranza in Dio affinché ci possa donare il suo Spirito per discernere in questi nostri giorni, in questa storia, il suo progetto e la sua volontà».
Il terzo: la fiducia nell’amore di Dio che salva il mondo. «Solo Dio – ha detto il vescovo – ha parole di vita eterna. Riponiamo la nostra fiducia e la nostra speranza in Dio. Lui capovolge le logiche del mondo. La madre di Giacomo e Giovanni chiede a Gesù che i suoi figli siedano uno alla destra e l’altro alla sinistra del Maestro. Gesù ci dice, invece, che per lui non valgono le raccomandazioni. Le logiche di questo mondo vengono ribaltate: è nel servizio, nel sacrificio che si fa la volontà del Padre. Non ci sono primati o supremazie, ma il calice amaro di Cristo».
Concludendo l’omelia mons. Peri ha rivolto la sua preghiera al Santo Patrono, affinché, ha detto, «ci aiuti a salire sul monte della Trasfigurazione da dove poter guardare con nuovi occhi il mondo, la storia, la nostra vita. E da lì ci aiuti a salire il monte del suo martirio per leggere nella nostra vita non solo le lacrime, ma la speranza, la grazia e l’amore che ci viene da Dio. È stato Gesù a donare la sua vita per noi e ad insegnare a noi come donarla per gli altri».
Il programma della Festa prevede in serata, alle ore 20.30, la processione con la reliquia e il simulacro del Santo per le vie del centro storico; e alle ore 22.00, in Piazza Municipio, l’esortazione del Vescovo e la benedizione con la reliquia. Quindi il rientro in Basilica.
25 luglio 2013