CALTAGIRONE – Domenica 28 c.m. a partire dalle ore 10,00 in Cattedrale i Ministri straordinari della Comunione vivranno un momento di formazione e alle ore 11,00 il Vescovo Mons. Calogero Peri presiederà una solenne Eucaristia per conferire e rinnovare il mandato a questa schiera numerosa di incaricati che si rendono disponibili con lodevole generosità per prestare questo prezioso servizio alla loro Comunità. Opportunamente preparati dai rispettivi Parroci, collaborano puntualmente perché ai fratelli infermi giunga il conforto della Comunione Eucaristica.
«Papa Francesco, col suo linguaggio efficace, – ribadisce don Davide Paglia, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano – fatto più di gesti che di parole, non si stanca di ribadire l’urgenza di uno stile di accompagnamento incessante e diligente di una Chiesa, segno missionario, in un tempo in cui l’abbandono dei poveri, degli anziani, dei bisognosi, dei sofferenti si fa eco rumorosa di solitudini crescenti, che dai risvolti fragili di esistenze, sovente senza chiari riferimenti spirituali, sociali e affettivi, gridano la loro domanda di attenzione. Il servizio delicato e prezioso di ogni Ministro straordinario della Comunione si configura dentro l’orizzonte profetico di una Chiesa sinodale capace di camminare insieme e di prendersi cura di quanti sono segnati dal mistero della sofferenza. È tempo pertanto di una Chiesa ministeriale che incarna la prossimità e la vicinanza superando la strettoia rumorosa e frenetica di cose da fare e di privilegi acquisiti».
“Samaritani” diligenti e disinteressati diventano espressione della prossimità dei fratelli dell’intera Comunità, che li accompagna con la preghiera, rendendoli spiritualmente presenti la dove si raduna, perché la loro condizione di sofferenza fisica non diventi anche solitudine e condizione di marginalità, e negligenza spirituale.
«Porzione preziosa del popolo di Dio – dice il Vescovo mons. Calogero Peri – gli infermi, gli anziani impediti vengono chiamati e coinvolti nel silenzioso apostolato dell’offerta spirituale della preghiera e della loro stessa vita a favore della comunità. Ad essi deve giungere, dunque, più intensa e puntuale la sensibilità e l’attenzione della comunità, non solo con la opportunità di accostarsi alla Comunione sacramentale, ma soprattutto con la certezza del calore della prossimità “reale” del comandamento dell’amore fraterno».
27 ottobre 2018