Pellegrinaggio diocesano a Siracusa

CALTAGIRONE – È in programma per giovedì 28 febbraio, in occasione del 60° anniversario della lacrimazione della Madonna a Siracusa, il pellegrinaggio diocesano al Santuario mariano aretuseo.
Guiderà i 1200 pellegrini (circa) provenienti dai quindici Comuni della Diocesi, S.E. mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone.
«Quel volto della Madre di Dio e Madre nostra rigato dalle lacrime – spiega mons. Peri -, è per tutti noi un forte richiamo a considerare tutto ciò che in queste lacrime, realisticamente e simbolicamente, è racchiuso ed espresso, tutto quello che ci risulta esplicito e soprattutto misterioso. È un richiamo forte a prendere sul serio la nostra vita, e in modo del tutto particolare la nostra fede».
Nell’Anno della Fede, il pellegrinaggio a Siracusa, rappresenta per la Chiesa diocesana un’occasione propizia per riscoprire la centralità della Parola di Dio e l’urgenza della conversione profonda del cuore.
Il programma prevede alle ore 16.30, il raduno sul sagrato della Cripta e il cammino verso l’Oratorio in via degli Orti, 11;
alle ore 17.15, il pellegrinaggio e la preghiera del Santo Rosario con i Misteri della Consolazione;
alle ore 18.00, la Concelebrazione Eucaristica in Basilica presieduta dal mons. Peri.
Saranno numerosi anche i pellegrini della Diocesi che raggiungeranno Siracusa in mattinata, per vivere un percorso spirituale alla scuola di Maria, madre di Dio.
«Mi auguro che questo momento – conclude il Vescovo – possa rappresentare una tappa importante in quel cammino di riscoperta della nostra fede che papa Benedetto XVI ci ha invitato a prendere in considerazione in questo anno. Pregheremo, prima di tutto, per il Santo Padre che proprio il 28 febbraio concluderà il suo ministero petrino. La sua coraggiosa scelta ha aperto nuovi orizzonti nella vita della Chiesa. Ha offerto al mondo intero una testimonianza autentica di umanità, di servizio, di umiltà. Il suo magistero ha così arricchito la storia della Chiesa di una nuova esperienza di fede e di santità, di ascolto concreto ed intimo della Parola di Dio, di un governo spirituale che confessa la sua fede in Cristo Buon pastore».

26 febbraio 2013