MINEO – La comunità cittadina si prepara a vivere con fede e devozione la Festa di Maria SS.ma Regina degli angeli.
«Maria ci invita a lodare la Trinità – afferma don Santo Galesi, parroco delle Parrocchie Santa Agrippina e Santa Maria Maggiore -, e ci aiuta a capire la misericordia del Padre, la missione redentrice del Figlio, l’azione dello Spirito Santo».
Diverse le iniziative in programma sia liturgiche, sia culturali.
Dal 28 al 30 maggio, ogni giorno, alle ore 18.15 è prevista la recita del rosario e della coroncina; a seguire alle ore 19.00, la Celebrazione eucaristica.
Alle ore 17,00, del 30 maggio, si svolgerà il tradizionale corteo storico al Castello Ducezio.
Domenica 31 maggio, Solennità della SS.ma Trinità e di Maria SS.ma Regina degli Angeli. Il calendario indica:
ore 10.30, Santa Messa e prime comunioni;
ore 17.45, rosario e coroncina;
ore 18.30, Solenne Concelebrazione eucaristica con la presenza delle autorità;
ore 20.00, Solenne processione con il simulacro della Vergine Maria per le vie della cittadina.
La statua della Regina degli Angeli (simulacro in alabastro donato dal Conte Ruggero nel 1072) viene rappresentata dall’artista con un corpo slanciato e composto, coperto da una veste ed un manto ondulati.
Ha sembianze giovanili, graziose, benevole ed occhi penetranti; un volto ovale contornato da una capigliatura inanellata che le scende fluente dietro le spalle e sostiene nel braccio sinistro il bambino.
Questa immagine è stata sempre in grande venerazione presso il popolo di Mineo; dapprima, come si rileva da alcuni documenti antichi che si conservano nell’archivio parrocchiale, si venerava “sub titulo conceptionis”, poi con quello di Regina degli Angeli e la sua festa fu detta reale.
Fu chiamata reale perché fu voluta dal re Filippo IV nel 1643. Questo monarca, infatti, per grazia ricevuta aveva chiesto alla Santa Sede che si venerasse con grande solennità e si proclamasse patrona in tutti i Comuni dei suoi regni la Vergine SS.ma la cui immagine era in maggiore venerazione. E poiché a Mineo era in grande venerazione questa Madonna, la sua festa, quindi, fu detta reale non potendo essere proclamata patronale.
La sera dell’ultima domenica del mese di maggio la statua della Madonna viene portata a spalla e a piedi scalzi dai devoti per le vie della città, percorrendo anche salite molto ripide, accompagnata dalle confraternite, dalle autorità cittadine, e dai devoti che invocano in Suo nome.
Agrippino Tardo
28 maggio 2015