CALTAGIRONE – Domani, alle ore 11.00, in Cattedrale, S.E. mons. Calogero Peri presiederà la Santa Messa per la Solennità dell’Ascensione.
«L’Ascensione rivela il senso di tutta la realtà, che è invitata a salire in alto e a non rimanere in basso – afferma il Vescovo -. Gesù si è incarnato non solo per portarci un pezzo di Cielo, ma anche per portare la nostra umanità in Cielo. In Cielo è stata intronizzata l’esperienza umana. Questo è un messaggio e un motivo di speranza perché ci indica il senso e il futuro più profondo della nostra vita. Ciò che nella nostra vita ci appare come caducità, per la grazia di Dio, è diventato più vero e più bello».
Nel giorno della Festa dell’Ascensione si celebra anche la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali.
Il messaggio del Papa per questa 47^ Giornata sviluppa il tema “Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione”.
Il Papa definisce le reti sociali «nuova “agorà”, una piazza pubblica e aperta in cui le persone condividono idee, informazioni, opinioni, e dove, inoltre, possono prendere vita nuove relazioni e forme di comunità».
Luoghi in cui, tuttavia, «le persone che vi partecipano devono sforzarsi di essere autentiche, perché in questi spazi non si condividono solamente idee e informazioni, ma in ultima istanza si comunica se stessi».
I social media hanno, infatti, bisogno «dell’impegno di tutti coloro che sono consapevoli del valore del dialogo, del dibattito ragionato, dell’argomentazione logica; di persone che cercano di coltivare forme di discorso e di espressione che fanno appello alle più nobili aspirazioni di chi è coinvolto nel processo comunicativo».
«La comunicazione per i cristiani non può essere neutra – afferma mons. Peri -. Interrogandoci sulla qualità della comunicazione non possiamo non interrogarci sui contenuti, sugli stili, sulle modalità e quindi riflettere sul modello di Cristo che comunica il Padre, sui cristiani che comunicano Cristo, sulle parole che comunicano il Vangelo ed il logos. In definitiva, quindi, vogliamo prendere coscienza della parola che vorremo dire, che è il logos».
11 maggio 2013