Il 20 Luglio, la comunità cristiana di Licodia Eubea celebra la patrona S. Margherita vergine di Antiochia di Pisidia, che subì il martirio sotto la persecuzione di Massimiano nel 290. E’ la grande festa dell’estate che vede riuniti popolo, autorità civili e religiose, emigranti ritornati dai luoghi di lavoro, è la festa che vuole esprimere la fede semplice di quanti hanno scelto di scommettersi per Cristo. Il rosario, che tutti i giorni viene pregato, dice: “Ni susiemmu cu na bedda matinata e nni ni jemmu a S.Margharita” (ci ALZIAMO di buon mattino e ANDIAMO a S. Margherita) e questo dire dà la chiave di lettura per leggere le diverse attività liturgico-pastorali, proposte dal Parroco don Fabio Randello, del periodo di preparazione alla festa iniziato il 20 Giugno con il rito di svelamento della statua.
La peregrinatio della reliquia nei quartieri del paese rappresenterà un momento forte di annuncio del Vangelo là dove la gente vive e soffre mentre la Via Crucis Cittadina presenterà tante figure di uomini e donne che hanno scelto di dare la vita per il Vangelo. La settimana Sturziana, inserita nel contesto della festa, sarà un tempo di approfondimento della figura e del pensiero di Don Luigi Sturzo nella ricorrenza dei 100 anni dell’appello agli uomini liberi e forti e del suo 125° anniversario di Ordinazione sacerdotale.
La processione solenne con la reliquia di s. Margherita dai Cappuccini alla Matrice, nella vigilia della festa, introdurrà nel pieno della festa con la celebrazione dei Primi Vespri, presieduti dal parroco-prevosto della Cattedrale di Catania mons. Barbaro Scionti, in Matrice. Il giorno della festa, oltre alle celebrazioni, ci sarà la processione, preceduta dalla preghiera dei Secondi Vespri, accompagnata dalla benedizione delle campagne, che si concluderà con l’ Eucaristia cittadina in piazza Vittorio Emanuele, presieduta dal Parroco. A conclusione la lettura dell’appello agli uomini liberi e forti di don Sturzo.
“Dunque ci alzeremo e andremo non solo fisicamente ma anche spiritualmente – afferma il Parroco don Fabio Randello – per metterci in un atteggiamento dinamico, e, come dice Papa Francesco: “Uscire fuori dai nostri egoismi dalle nostre sicurezze, dalle nostre comodità, dalle nostre certezze effimere, dalle nostre visioni rigide che ingabbiano Gesù e non permettono un annuncio autentico. Per essere “Chiesa in uscita”. Santa Margherita vegli sul cammino di ogni uomo per ottenerci “grazi fini e abbunnanti””.