Il Signore ha chiamato alla liturgia del Cielo Padre Marcello Vinci

CALTAGIRONE – Il Signore ha chiamato
alla liturgia del Cielo Padre Marcello Vinci

 

CALTAGIRONE – Oggi 25 maggio, all’età di 93 anni è andato alla casa del Padre P. Marcello Vinci, dei Frati minori Cappuccini, che ha condiviso per molti anni la nostra vita laboriosa e discreta nel suo convento omonimo. Da alcuni mesi ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, è stato chiamato alla contemplazione del volto del suo Signore, che ha servito con gioiosa dedizione, diffondendo attorno a sé, con il suo inconfondibile sorriso, l’accoglienza gioiosa nella semplicità del suo agire. Nato a Sortino (Sr) il 10 agosto del 1928, sentì appena fanciullo la chiamate alla vita Francescana, entrando nel noviziato il 12 dicembre del 1943 ad appena 15 anni. Emise la professione temporanea il 17 settembre del 1944 ed i voti perpetui l’1 novembre del 1949. L’8 giugno del 1952 fu ordinato sacerdote, ed iniziò il suo proficuo apostolato in gran parte a Caltagirone nel riaperto convento dei PP. Cappuccini, che era stato soppresso nel 1866 e riaperto nel 1955.

Nella feriale quotidianità adempiva con fedeltà al servizio della vita comune della piccola comunità cresciuta attorno ai Frati, anche nella volontà di incrementare il culto e la devozione del Servo di Dio P. Innocenzo Marcinò, grande taumaturgo di cui si attende ancora la conclusione del processo canonico. Ma la sua devozione è notevolmente cresciuta proprio per l’impulso e l’azione pastorale assidua di quella rinata piccola Fraternità, che riuscì in breve tempo a ridare lustro e slancio alla vita francescana, anche nel servizio a quel quartiere e alla intera Diocesi, che da quel piccolo cenacolo prese le mosse e si diffuse rapidamente con una serie di iniziative e attività spirituali, pastorali e culturali, di cui oggi è ricca e significativa testimonianza.

«Uomo umile e semplice nel tratto umano sempre garbato, – ha dichiarato mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone – riusciva a diffondere attorno a sè una intensa umanità, e raggiungeva silenziosamente e con grande efficacia le persone anche più umili che a lui e alla sua carità discreta facevano riferimento con uno stile davvero proprio della spiritualità di Francesco d’Assisi. Anche il servizio di Cappellania del cimitero monumentale di Caltagirone, che ha esercitato per molti anni con instancabile disponibilità, è stato occasione di intense relazioni umane e pastorali, fino a diventare lui stesso, per lo zelo assiduo, una sorta di “icona” di riferimento».

Oggi che il suo servizio nella sua vocazione francescana a questa Chiesa calatina si conclude, chi lo ha conosciuto ne custodisce con sincera gratitudine e affetto la memoria.  Il rito funebre sarà celebrato domani 26 maggio a Siracusa alle ore 10,30. A Caltagirone un rito di suffragio sarà celebrato Venerdì pomeriggio, 27 maggio, alle ore 18,30 nella Chiesa dei Cappuccini, per elevare per lui preghiere e suffragi al Signore della Vita, ma anche sentimenti generosi di gratitudine. Nel consegnare al Signore la sua laboriosa giornata terrena, insieme gli chiederemo di  continuare ad ‘amare dall’alto’ questa Chiesa che ha saputo amare nei lunghi anni della sua vita e che ne custodisce imperitura memoria.

 

Caltagirone, 25 maggio 2022