Il M.A.B. presenta IUBILEA – STURZO IN OMAGGIO A DANTE

Il M.A.B. presenta
IUBILEA – Sturzo in omaggio a Dante

Visioni della Comedìa di Alighieri
di Santina Grimaldi | Emanuele Guzzardi

Museo Diocesano, 19 dicembre 2021 | 13 marzo 2022

 

 

 

CALTAGIRONE – In occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e nel 150° anniversario della nascita di Luigi Sturzo, la Diocesi di Caltagirone, grazie all’azione dei tre Istituti culturali diocesani (Museo, Archivio e Biblioteca) inaugurerà, domenica 19 dicembre 2021 alle ore 17:30 presso la Quadreria del Museo Diocesano, una mostra allestita all’interno della Cappella neogotica. Si tratta di un percorso che si snoda attraverso le riflessioni dello Statista calatino sulla Divina Commedia e grazie al contributo di due artisti calatini, Santina Grimaldi ed Emanuele Guzzardi, che si sono fatti interpreti, in chiave contemporanea, della visione dantesca dell’aldilà. Domenico Amoroso, che ha curato i testi critici relativi alle opere, accompagnerà la visita della mostra.

Le riflessioni che Sturzo dedica a Dante – dichiara il dott. Francesco Failla, direttore della Biblioteca diocesana Mario e Luigi Sturzo – non sono mai occasionali digressioni ma attraversano gran parte del pensiero e dell’ideologia del sacerdote calatino. L’amore per la patria, la dura esperienza dell’esilio, i rapporti tra potere temporale e potere spirituale, la poesia come sublime arte per rappresentare la perenne universalità dell’uomo, sono temi danteschi che Sturzo riprende spesso nei sui scritti (La vera vita, Problemi spirituali del nostro tempo, Chiesa e Stato) e nei carteggi con il fratello Mario, fino a dedicare ben tre saggi, di cui uno in inglese, alla propria visione della poesia della Divina Commedia. Conoscere questi scritti ci consente di comprendere più a fondo la straordinaria fecondità e il vigore intellettuale di Luigi Sturzo.

A partire dagli scritti che Sturzo dedica alla Divina Commedia, da lui stesso definita come la più singolare tra le opere d’arte del genio umano – puntualizza don Fabio Raimondi, direttore del Museo Diocesano, è stata pensata una mostra in cui le “parole dantesche” del sacerdote di Caltagirone introducono opere d’arte contemporanea in ceramica, appositamente realizzate dall’artista Santina Grimaldi capace di plasmare la materia in forme visionarie e oniriche, insieme alle opere pittoriche di Emanuele Guzzardi che con i suoi linguaggi astratti fa entrare nell’immaginario che oltrepassa la stessa cifra dantesca, lasciando che il visitatore entri direttamente in relazione con le opere e con quello che vogliono comunicare.

Saranno presenti all’evento: mons. Calogero Peri, vescovo della diocesi di Caltagirone; Fabio Roccuzzo, sindaco della Città; Claudio Lo Monaco, assessore ai Beni Culturali; don Fabio Raimondi, direttore del Museo diocesano e dell’Ufficio Beni Culturali; Francesco Failla, direttore dell’Archivio e Biblioteca diocesani; e gli artisti Santina Grimaldi ed Emanuele Guzzardi.

A un uomo di fede, che sia travagliato da timori e desideri e che senta il bisogno di un riposo spirituale, io consiglierei di leggere il XXIII del Paradiso e di goderselo, come uno dei più alti godimenti che è lecito avere in questa vita. Io lo assomiglierei ad una delle più grandi fughe di Bach, o a qualche grande tratto della Settima Sinfonia di Beethoven.  Non trovo a che cosa paragonarlo, forse a un quadro del Tintoretto. Così affermava Luigi Sturzo ne La poesia nella Divina Commedia del 1943.

 

La mostra sarà visitabile fino al 13 marzo 2002. È necessario l’uso della mascherina ed esibire il green pass.

 

18 dicembre 2021